La pressione arteriosa alta, o ipertensione, è una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e rappresenta uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Comprendere le cause, riconoscere i sintomi e adottare strategie efficaci per abbassarla è fondamentale per proteggere la salute del cuore e dei vasi sanguigni.
In questo articolo approfondiremo tutto ciò che c'è da sapere sulla condizione in cui è alta la pressione arteriosa e su come gestirla al meglio.
Indice dei contenuti:
- Che cos’è la pressione arteriosa e quando si parla di ipertensione
- Cosa provoca la pressione alta: tutte le cause e fattori di rischio
- Pressione arteriosa alta, i sintomi da riconoscere
- Quali sono i rischi per chi soffre di pressione alta
- Cosa fare in caso di pressione arteriosa alta?
Prima di proseguire, leggi anche: “Migliori integratori per la pressione in farmacia”.
Che cos'è la pressione arteriosa e quando si parla di ipertensione
La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie che permette la distribuzione del sangue in circolo con un adeguato apporto di ossigeno agli organi.
Quali sono i valori normali della pressione arteriosa? I valori possono variare a seconda dell'età e del peso corporeo, ma in linea di massima i valori normali per un adulto sano sono:
- Pressione sistolica (massima): 110-120 mmHg;
- Pressione diastolica (minima): 70-80 mmHg.
Si parla di ipertensione (o pressione alta arteriosa) quando i valori della pressione arteriosa sono relativamente più alti rispetto al normale. In particolare il valore della massima (sistolica) supera i 140 mmHg e quello della minima (diastolica) si trova al di sopra dei 90 mmHg.
Come si misura la pressione arteriosa?
La pressione arteriosa è misurata con l'utilizzo dello sfigmomanometro, un strumento formato da un cuscinetto gonfiabile e un manometro graduato in millimetri di mercurio (mmHg).
La misurazione serve a specificare la massima (o sistolica) che corrisponde al momento in cui il cuore si contrae per spingere il sangue in circolo, ed una minima (o diastolica) che corrisponde al momento in cui il cuore si rilassa ricaricandosi di sangue prima della contrazione successiva.
In commercio esistono anche misuratori di pressione elettronici che danno risultati attendibili e facilitano ancora di più l'automisurazione.
Quali sono le cause dell’ipertensione? Scopriamolo meglio nel prossimo paragrafo.
Cosa provoca la pressione alta: tutte le cause e fattori di rischio
I principali fattori che influiscono sull'insorgenza dell'ipertensione arteriosa includono:
- Alimentazione ricca di sale e grassi saturi;
- Vita sedentaria;
- Stress cronico;
- Sovrappeso e obesità;
- Consumo eccessivo di alcol e fumo;
- Fattori genetici e predisposizione familiare.
Un possibile fattore scatenante dell'ipertensione può essere il restringimento delle arterie renali, che compromette il flusso sanguigno ai reni e contribuisce all'aumento della pressione alta.
Ora che conosci le cause della pressione arteriosa alta, è anche importante imparare a distinguere i modi in cui si manifesta, per poter agire in modo tempestivo.
Quali sono i sintomi dell’ipertensione? Leggi il prossimo paragrafo per conoscerli.
Pressione arteriosa alta, i sintomi da riconoscere
L'ipertensione è spesso asintomatica. Talvolta, infatti, i soggetti che soffrono di pressione arteriosa alta potrebbero non mostrare sintomi così chiari ed evidenti. Può però capitare di notare alcuni segnali ricorrenti come:
- Mal di testa persistenti;
- Vertigini e capogiri;
- Nausea;
- Epistassi (sanguinamenti dal naso);
- Visione offuscata.
Si tratta comunque di sintomi comuni ad altre patologie, che in ogni caso non vanno mai trascurati, richiedendo un consulto medico specifico per individuare la causa esatta e mettere in atto le terapie utili a gestirli.
Quali sono i rischi per chi soffre di pressione alta
La pressione eccessiva contro le pareti delle arterie può causare danni ai vasi sanguigni e agli organi con il rischio crescente di soffrire di serie patologie come:
- Aterosclerosi: ispessimento e irrigidimento delle arterie;
- Infarto miocardico;
- Ictus cerebrale;
- Insufficienza renale;
- Problemi alla vista.
Come abbassare la pressione arteriosa alta?
Innanzitutto, seguire un’alimentazione specifica e pensata per ridurre la pressione arteriosa alta. Ci sono, infatti, alcuni cibi da evitare per chi soffre di pressione arteriosa alta, come alimenti ricchi di sale, insaccati, formaggi stagionati, dolci industriali.
Dieta per la pressione arteriosa alta: esempio
Una dieta equilibrata può aiutare a gestire la pressione. Tra gli alimenti consigliati ci sono sicuramente frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce azzurro, olio extravergine d'oliva
Esempio di giornata alimentare:
- Colazione: yogurt magro con avena e frutti rossi;
- Spuntino: frutta fresca;
- Pranzo: riso integrale con verdure grigliate e salmone al vapore;
- Cena: zuppa di legumi e verdure di stagione.
Laddove l’alimentazione non basta a contenere la pressione alta, ecco cosa puoi fare. Leggi il prossimo paragrafo.
Cosa fare in caso di pressione arteriosa alta?
Oltre a una dieta equilibrata, per gestire la pressione alta è fondamentale:
- Praticare esercizio fisico regolare (almeno 30 minuti al giorno);
- Tenere sotto controllo il peso corporeo;
- Limitare sale, alcol e caffeina;
- Smettere di fumare;
- Gestire lo stress con tecniche di rilassamento.
In casi più gravi, è necessario consultare il medico per valutare la prescrizione e l'utilizzo di farmaci antipertensivi. Oltre a uno stile di vita sano e a farmaci specifici, anche alcuni integratori alimentari possono aiutare a regolarizzare la pressione. Tra i più efficaci:
- Magnesio: aiuta a rilassare i vasi sanguigni;
- Potassio: bilancia gli effetti del sodio;
- Estratti di olivo e biancospino: noti per l'azione vasodilatatrice.
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