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Debolezza da antibiotici, cosa fare

venerdì 16 dicembre 2022
Debolezza da antibiotici, cosa fare

Spesso, dopo una lunga terapia da antibiotici è possibile avvertire piccoli disturbi che si protraggono per giorni e settimane. In questo articolo vedremo proprio quali sono le soluzioni più efficaci per scongiurare questo problema.

Le terapie antibiotiche servono a combattere i batteri responsabili di infezioni anche gravi. Ecco perché è importante sapere come vanno presi e quando evitati. Alcune indicazioni validissime riguardano proprio le modalità di assunzione:

  1. È assolutamente inutile prendere questi tipi di farmaci in caso di infezione virale, quindi per un raffreddore o per l’influenza;
  2. Gli antibiotici non possono essere assunti senza ricetta, ma somministrati nelle dosi e per la durata indicata dal medico;
  3. Non vanno sospesi al primo miglioramento dei sintomi. Ciò infatti potrebbe causare la cosiddetta “antibiotico resistenza”: i batteri da debellare diventano resistenti all’azione dei principi attivi rendendoli praticamente inutili.

Nei prossimi paragrafi vedremo quanti tipi di antibiotici ci sono, quali sono i loro effetti collaterali e come contrastare la stanchezza causata da questi farmaci.

Continua a leggere. 

Quante classi di antibiotici ci sono?

Nella scelta dei farmaci più adatti dobbiamo però tenere conto delle diverse classi di antibiotici che si distinguono per:

  1. Struttura chimica: quindi in base alle caratteristiche delle molecole contenute;
  2. Spettro d’azione: quelli mirati, cioè studiati per colpire un preciso ceppo batterico, e quelli ad ampio spettro. Questi ultimi vengono prescritti quando l'origine non è ancora chiara;
  3. Tipo d’azione: batteriostatici o battericidi. Nel primo caso i farmaci inibiscono la formazione e la proliferazione del batterio. Nel secondo invece uccidono il batterio;
  4. Origine: il farmaco può essere estratto da batteri o funghi, può essere semisintetico o di origine chimica;
  5. Carica elettrica: il medicinale può essere a carattere acido, basico o neutro;
  6. Meccanismo d’azione: i farmaci agiscono durante il processo di formazione del batterio, per esempio inibendo la sintesi della parete cellulare oppure rendendola permeabile.

La classificazione più conosciuta è quella relativa allo spettro d’azione. Di seguito vediamo un approfondimento relativo proprio a questa classe.

Cosa sono gli antibiotici a largo spettro?

Generalmente si effettuano prima degli esami per identificare il batterio da debellare. 

Dopodiché il medico prescrive l’antibiotico specifico per quella determinata infezione batterica. Altrimenti il trattamento prescritto è a base di farmaci che contrastano la proliferazione batterica in generale. 

A tal proposito c’è un lungo elenco di antibiotici ad ampio spettro, tra cui ricordiamo:

  • Amoxicillina, simile alla penicillina e ottenuto attraverso la sintesi chimica;
  • Carbapenemi, per il controllo delle infezioni ospedaliere.
  • Macrolidi, anch’esso simile alle penicilline e anche ai carbapenemi;
  • Tetracicline, antibiotico ampiamente utilizzato per trattare la rosacea e l’acne.

Purtroppo queste medicine distruggono non solo i batteri patogeni, ma anche quelli buoni che popolano l'intestino e che svolgono un'importante funzione immunitaria. Ecco perché dopo una terapia antibiotica spesso si ha la sensazione di essere stanchi e spossati. 

Una buona soluzione è assumere dei fermenti lattici, così da reintegrare la popolazione di batteri della flora intestinale favorendone l'equilibrio. Nel prossimo paragrafo vediamo quali sono gli altri effetti collaterali legati a questi farmaci.

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Quali sono gli effetti collaterali dei farmaci antibiotici?

Come anticipato, le terapie antibiotiche possono causare uno squilibrio della flora batterica intestinale e in generale possono provocare diversi effetti collaterali, tra cui ricordiamo:

  • mal di stomaco;
  • diarrea;
  • stitichezza;
  • colite;
  • candidosi vaginale;
  • eventuali reazioni allergiche.

A questi sintomi bisogna aggiungere anche stanchezza, astenia, debolezza e inappetenza. L’impatto che tali medicinali hanno sull’organismo varia da persona a persona, dato che dipende dalla risposta che il paziente ha rispetto alla terapia. 

In merito alle controindicazioni, vale lo stesso discorso degli effetti collaterali. Ovvero che essi possono essere differenti a seconda dello stato clinico del paziente o anche dalla presenza o meno di altre patologie. 

Nel caso degli antibiotici in gravidanza, per esempio, ci sono farmaci ammessi - come l’amoxicillina e l’ampicillina - ma comunque è obbligatorio chiedere un consulto medico prima di assumere qualsiasi medicinale, soprattutto durante la gestazione.

Tornando all’astenia causata da una terapia a base di questi farmaci, bisogna ad ogni modo supportare la flora intestinale e il sistema immunitario con soluzioni studiate per accelerare il recupero.

Vuoi sapere come superare al meglio la convalescenza e tornare ai tuoi ritmi rapidamente? Continua a leggere per scoprirlo.

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Come combattere la stanchezza da antibiotico?

Dopo una terapia antibiotica normale sentirsi stanchi e affaticati. Al fine di accelerare i tempi di recupero ti consigliamo quindi di:

  1. Assumere probiotici e fermenti lattici per ripristinare l'equilibrio della flora intestinale; 
  2. Seguire un'alimentazione sana ricca di frutta, verdura ed altri cibi ricchi di vitamine e minerali che sostengono l'organismo e le difese immunitarie nel processo di guarigione contrastando la stanchezza e la debolezza; 
  3. Assumere integratori di vitamina C, vitamina B o la pappa reale che è un alimento energizzante; 
  4. Usare prodotti gastroprotettori da associare alla terapia antibiotica, per proteggere le pareti dello stomaco, evitando il rischio di bruciori, gastrite e mal di stomaco.

Quando si segue una cura antibiotica è importante assumere quelle sostanze utili a favorire il processo di convalescenza e risanare l’eubiota. 

Le vitamine C e quelle del gruppo B rappresentano un valido alleato per recuperare le energie e ridurre l’affaticamento. In particolare l’acido ascorbico svolge un’efficace azione immunostimolante particolarmente indicata dopo una malattia. 

A questo punto avrai sicuramente le idee più chiare in merito agli effetti collaterali di queste terapie e alle soluzioni da adottare come cura ricostituente. In seguito ti forniremo un’esclusiva selezione di prodotti naturali che possono davvero supportarti durante la degenza. 

Scopri di più alla fine di questo articolo.

Disclaimer

Le informazioni che puoi trovare su questo sito hanno uno scopo puramente informativo e non possono sostituire in alcun modo una diagnosi o una prescrizione di un medico. Si raccomanda di chiedere sempre un consulto professionale in caso di dubbi o domande circa l’adozione di un trattamento o di un farmaco.