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Paracetamolo Zentiva 500 mg Febbre e Dolori 20 Compresse

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Paracetamolo Zentiva 500 mg è un farmaco antipiretico e analgesico utilizzato per il trattamento sintomatico di stati febbrili e di stati dolorosi acuti (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali).
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Paracetamolo Zentiva 500 mg Febbre e Dolori 20 Compresse

Paracetamolo Zentiva 500 mg Febbre e Dolori 20 Compresse

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Descrizione del prodotto

Paracetamolo Zentiva contiene il principio attivo paracetamolo che appartiene alla categoria dei medicinali analgesici (che riducono il dolore) ed antipiretici (che riducono la febbre).

Indicazioni Terapeutiche

Paracetamolo Zentiva si usa per il trattamento sintomatico degli stati dolorosi acuti (mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali) e degli stati febbrili.
Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.

Dosaggio e Posologia

Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente quanto riportato nel foglietto illustrativo o lsecondo e istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.

  • Per gli adulti (e adolescenti oltre i 15 anni): la dose raccomandata è di 1 compressa 3 - 4 volte al giorno. Nei casi più gravi la dose giornaliera può essere aumentata a 3 g (2 compresse 3 volte al giorno).
  • Per gli adolescenti da 13 a 15 anni: la dose raccomandata è di 1 compressa 1 - 3 volte al giorno. 
  • Nei pazienti anziani occorre rivolgersi al medico che valuterà un’eventuale riduzione della dose.

Modalità di somministrazione 

Non superare le dosi indicate senza il consiglio del medico.
Non assuma il medicinale per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico.
Il medicinale deve essere assunto a stomaco pieno.

Sovradosaggio

In caso d’ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di Paracetamolo Zentiva avverta immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.

In caso di assunzione accidentale di dosi molto elevate di paracetamolo, l’intossicazione acuta si manifesta con anoressia, nausea, vomito, pallore e dolori addominali seguiti da profondo decadimento delle condizioni generali; tali sintomi compaiono in genere entro le prime 24 ore. In caso di sovradosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile, con conseguente insufficienza epatocellulare, sanguinamento gastrointestinale, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma e alla morte.

Simultaneamente vengono osservati un incremento dei livelli di transaminasi epatiche, lattico-deidrogenasi, e bilirubinemia, ed una riduzione dei livelli di protrombina, che possono manifestarsi nelle 12 - 48 ore successive all’ingestione. Il sovradosaggio può anche portare a pancreatite, insufficienza renale acuta, pancitopenia e anomalie miocardiche.

 Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.

Controindicazioni

Non prenda Paracetamolo Zentiva:

  • se è allergico al paracetamolo, ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico, in particolare verso altri analgesici ed antipiretici o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale;
  • se è un bambino.

Effetti collaterali

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
In caso di difficoltà a respirare, gonfiore del viso, delle labbra, del collo, della lingua o della gola (gravi reazioni allergiche), così come in caso di eruzioni cutanee progressive spesso con vesciche o lesioni delle mucose interrompere il trattamento e contattare immediatamente il medico.

  •  Rari (possono interessare sino a 1 su 1.000 persone):

- Alterazioni delle piastrine nel sangue (disturbi della coagulazione), alterazioni delle cellule staminali (disturbi delle cellule che formano il sangue nel midollo osseo).        - Depressione, confusione, allucinazioni.
- Tremore, mal di testa.
- Disturbi della vista.
- Edema (accumulo anormale di liquidi sotto la pelle).
- Dolore addominale, emorragia, diarrea, nausea, vomito.
- Anomalo funzionamento del fegato, insufficienza epatica, ittero (con sintomi quali l'ingiallimento della pelle e degli occhi), necrosi epatica (morte delle cellule del fegato).
- Prurito, sudorazione, chiazze rosse sulla pelle (porpora).
- Capogiri, malessere, febbre, alterazione parziale della coscienza (sedazione), interazione con altri medicinali.
- Sovradosaggio e avvelenamento.

  •  Molto rari (possono interessare sino a 1 su 10.000 persone):

- Disturbi del sangue (riduzione delle piastrine, dei globuli bianchi e dei neutrofili nel sangue).
- Eruzione cutanea, orticaria, eritema.
- Basso livello di glucosio nel sangue.
- Epatotossicità.
- Eritema, eruzione cutanea e orticaria.
- Urina torbida e disturbi dei reni.
- Reazioni da ipersensibilità.

  • Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):

- Agranulocitosi (assenza quasi totale dei granulociti).
- Anemia.
- Anemia emolitica (rottura anormale dei globuli rossi) in pazienti con deficit di glucosio 6-fosfato-deidrogenasi.
- Reazioni allergiche come shock anafilattico ed angioedema (orticaria con pomfi dovuti ad accumulo anormale di liquidi nei tessuti cutanei, sottocutanei o sottomucosi) edema della laringe.
- Vertigini.
- Broncospasmo (riduzione del calibro dei bronchi dovuto a contrazione anomala della muscolatura liscia con conseguente ridotto passaggio dell'aria).
- Reazione gastrointestinale (disturbi allo stomaco e all’intestino).
- Eruzioni cutanee progressive spesso con vesciche o lesioni delle mucose (necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens-Johnson, due malattie molto pericolose).
- Spasmo coronarico di natura allergica con conseguente ischemia miocardica vasospastica o infarto (sindrome di Kounis).
- Pustolosi esantematica acuta generalizzata.
- Eruzione fissa da farmaci.
- Eritema multiforme.
- Anomalo funzionamento del fegato, epatite, epatite citolitica che può portare ad insufficienza epatica.
- Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale (infiammazione del tessuto renale), ematuria (perdita di sangue con le urine), anuria (mancata emissione di urine).

Gravidanza e allattamento

Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale.

Paracetamolo Zentiva può essere usato durante la gravidanza. Lei deve usare la dose più bassa possibile in grado di ridurre il dolore o la febbre e usarla per il più breve tempo possibile con la minor frequenza possibile.  Contatti il medico se il dolore e/ o la febbre non si riducono o se lei ha bisogno di prendere il medicinale più spesso.

Paracetamolo Zentiva alle dosi raccomandate può essere usato durante l'allattamento al seno, ma bisogna prestare cautela in caso di uso a lungo termine.

Avvertenze speciali

Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Paracetamolo Zentiva, in particolare:

  • se soffre di carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, se ha una anemia emolitica, assuma il medicinale con cautela;
  • se soffre di insufficienza renale o epatica, se ha una insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh > 9), una epatite acuta, se è in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, in caso di disidratazione e malnutrizione cronica, se ha basse riserve di glutatione (in caso di malnutrizione) assuma il medicinale con cautela e sotto il diretto controllo del medico;
  • se è un paziente in età avanzata (vedere paragrafo “Come prendere Paracetamolo Zentiva”);
  • se è in trattamento con altri farmaci in modo particolare se usa altri medicinali che agiscono notoriamente sul fegato.
  • se fa uso di alcol o ne ha fatto uso di recente.

Nei rari casi di reazioni allergiche, la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. Se presenta nel corso del trattamento con questo medicinale eruzioni cutanee progressive spesso con vesciche o lesioni delle mucose (sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica), smetta di prendere Paracetamolo Zentiva e consulti il medico.

Informi il medico se mostra sensibilità ai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e/o all’acido acetilsalicilico.

Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controlli che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare sovradosaggio e gravi reazioni avverse.

Più in generale, prima di associare qualsiasi altro farmaco contattare il medico. Vedere anche il paragrafo “Altri medicinali e Paracetamolo Zentiva”.

Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio ed alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue.

Non assumere il medicinale per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico.

Uso nei Bambini

Non somministrare Paracetamolo Zentiva 500 mg compresse ai bambini.

Altri medicinali e Paracetamolo Zentiva

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

  • Farmaci che rallentano o aumentano la velocità dello svuotamento gastrico: l’assorbimento per via orale del paracetamolo dipende dalla velocità dello svuotamento gastrico. Pertanto, la somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici come metoclopramide e domperidone) la velocità dello svuotamento gastrico può determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilità (quantità di farmaco che esplica l’attività terapeutica) del medicinale.
  • Colestiramina: la somministrazione concomitante di colestiramina riduce l'assorbimento del paracetamolo.
  • Cloramfenicolo: l’assunzione contemporanea di paracetamolo e cloramfenicolo può indurre un aumento dell'emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicità.
  • Salicilamide: (usata per trattare la febbre o il dolore lieve) può ritardare l'eliminazione di paracetamolo dall'organismo
  • Lamotrigina: (usata per trattare l'epilessia), il paracetamolo può ridurne l'effetto;
  • Probenecid: (per trattare ad es. la gotta) possono essere necessarie dosi inferiori di paracetamolo;
  • Anticoagulanti orali: l’uso concomitante di paracetamolo con anticoagulanti orali, come warfarin, altri cumarinici e farmaci anti-vitamina k, può aumentare il rischio di sanguinamento e può indurre leggere variazioni nei valori di INR. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio più frequente dei valori di INR durante l’uso concomitante e dopo la sua interruzione. Il medico può ridurre la dose di paracetamolo da assumere.

Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto per esempio rifampicina e flucloxacillina (medicinali per trattare le infezioni batteriche), isoniazide (per trattare la tubercolosi), cimetidina (usata per trattare l’ulcera dello stomaco e dell’intestino), erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) (per trattare la depressione), antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina, topiramato.

Lo stesso vale nei casi di uso di alcool e nei pazienti trattati con zidovudina.

L’uso di resina con funzione chelante può ridurre l’assorbimento del paracetamolo.

La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

Paracetamolo Zentiva con alcol

L’uso concomitante di Paracetamolo Zentiva e alcol deve essere evitato

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari

Paracetamolo non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Scadenza e conservazione

Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezione. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Composizione

Una compressa di Paracetamolo Zentiva contiene:

Principio attivo

Paracetamolo Zentiva S.R.L. 500 Mg Compresse: Ogni Compressa Contiene500 Mg Di Paracetamolo.

Eccipienti

Amido Pregelatinizzato, Amido Di Mais, Talco (E 553), Acido Stearico (E 570), Povidone (E 1201), Sorbato Di Potassio (E 202).


Le immagini dei prodotti sono puramente indicative e potrebbero pertanto non essere perfettamente rappresentative del packaging, delle caratteristiche del prodotto, differendo per colori, dimensioni o contenuto. Eventuali decorazioni, confezioni regalo e oggetti inseriti nelle immagini ai fini della presentazione del prodotto non saranno spediti negli ordini. Le denominazioni dei prodotti, gli ingredienti e le percentuali indicati nelle descrizioni sono puramente indicativi, potrebbero subire variazioni o aggiornamenti da parte delle aziende produttrici. Per l'impossibilità di adeguarsi in tempo reale a tali aggiornamenti, le foto e le informazioni tecniche dei prodotti inseriti su eFarma.com possono differire da quelle riportate in etichetta o in altro modo diffuse dalle aziende produttrici. L'unico elemento di identificazione risulta essere il codice ministeriale MINSAN. La Para farmacia eFarma.com non garantisce la veridicità e l'attualità delle informazioni pubblicate e declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali errori, omissioni o mancati aggiornamenti delle stesse. eFarma.com non si assume responsabilità per danni di qualsiasi natura che possano derivare dall'accesso alle informazioni pubblicate.

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