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Neo Nisidina C Influenza e Raffreddore Con Vitamina C 10 Compresse Effervescenti

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Trattamento dei sintomi dell’influenza e delle sindromi da raffreddamento. Trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali e dolori articolari.
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Neo Nisidina C Influenza e Raffreddore Con Vitamina C 10 Compresse Effervescenti

Neo Nisidina C Influenza e Raffreddore Con Vitamina C 10 Compresse Effervescenti

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Descrizione del prodotto

Acido acetilsalicilico 300 mg, paracetamolo mg 200, acido ascorbico (vitamina C) mg 300.

Indicazioni Terapeutiche

Trattamento dei sintomi dell’influenza e delle sindromi da raffreddamento. Trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali e dolori articolari.

Controindicazioni

I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica;
Ipersensibilitàai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Neo Nisidina non deve inoltre essere usata in caso di ipersensibilità ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico: in particolare i salicilati o altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
− Ulcera gastrica o duodenale attiva.
− Tendenza accertata alle emorragie (per es. emofilia).
− Terzo trimestre di gravidanza.
− Bambini e adolescenti di età inferiore a sedici anni.
− Adolescenti dai 16 ai 18 anni affetti da varicella o da influenza per il rischio di sindrome di Reye.
− Pazienti che hanno avuto una reazione di ipersensibilità (allergia) a seguito della somministrazione di salicilati o altri farmaci antinfiammatori non steroidei con sintomi quali, ad esempio: asma, angioedema o orticaria.
− Asma.
− Grave insufficienza epatica.
− Grave insufficienza renale.
− Grave insufficienza cardiaca.
− Trattamento con metotrexato (15 mg per settimana o più).
− Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
− Grave anemia emolitica.
− Neo Nisidina è inoltre controindicata in caso di condizioni ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti

Posologia

Adulti: da 1 a 4 compresse effervescenti di NEO NISIDINA al dì.
NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE: in particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati.
NEO NISIDINA deve essere sempre sciolta in 1/2 bicchiere d’acqua prima dell’uso. L’assunzione del prodotto deve avvenire a stomaco pieno.

Conservazione

Il preparato e' sensibile all'umidita'. Nel tappo del tubetto e' contenuto un essiccante per proteggere le compresse dall'umidita' esterna;pertanto la confezione deve essere ogni volta accuratamente richiusa.

Avvertenze

NEO NISIDINA deve essere usata solo dietro consiglio del medico, il quale dovrà accuratamente valutare il rapporto tra i benefici attesi ed i rischi possibili, in caso di:
− rinite allergica e polipi nasali;
− disturbi gastrici o duodenali cronici o ricorrenti;
− sospetta ipersensibilità agli analgesici antipiretici o ai farmaci antinfiammatori non steroidei;
− uso abituale di bevande alcoliche;
− alterazione della funzione epatica (per es. dovuto ad abuso cronico di alcol, epatiti);
− insufficienza epatica lieve o moderata;
− sindrome di Gilbert;
− alterazione della funzione renale;
− insufficienza renale lieve o moderata;
− uso concomitante di anticoagulanti orali, antiaggreganti piastrinici, eparina per via sistemica, trombolitici o di altri farmaci;
− precedenti episodi di ulcera gastroduodenale;
− precedenti episodi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale;
− programmazione di un intervento chirurgico o di un esame diagnostico invasivo;
− gravidanza (primo e secondo trimestre)
L’uso di analgesici (antidolorifici), soprattutto ad alte dosi, può causare mal di testa che non deve essere trattato con dosi maggiori del farmaco. L’uso corretto di questo medicinale, non espone al rischio di una sindrome da astinenza; è bene sapere, tuttavia, che la brusca interruzione di una terapia prolungata con analgesici ad alte dosi può causare una sindrome da astinenza (per esempio mal di testa, stanchezza, nervosismo), che tipicamente si risolve in pochi giorni. In questi casi l’uso di antidolorifici può essere ripreso solo sotto stretto controllo medico. I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico. Non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Se il dolore o la febbre persistono o peggiorano, se si manifestano sintomi nuovi o se sono presenti arrossamenti o gonfiori, si deve consultare un medico perché questi potrebbero essere segni di un aggravamento della patologia in atto. L’uso abitudinario di antidolorifici può causare a lungo termine un danno renale permanente che può portare all’insufficienza renale (nefropatia da analgesici).L’acido acetilsalicilico può diminuire l’escrezione di acido urico e scatenare un attacco di gotta in soggetti suscettibili. L’uso di acido acetilsalicilico può mascherare i segni di una infezione. Questo medicinale contiene acido acetilsalicilico, paracetamolo e caffeina; prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga anch’esso paracetamolo poiché se questo principio attivo è assunto in dosi elevate può causare gravi effetti indesiderati. Per prevenire il sovradosaggio, evitare la somministrazione contemporanea di altri farmaci contenenti paracetamolo. L’uso contemporaneo di farmaci contenenti antidolorifici o antipiretici (antifebbrili) o antiinfiammatori non steroidei può essere dannoso per la salute. Se si sta già usando uno di questi farmaci NEO NISIDINA può essere assunta solo dopo aver interrotto il precedente trattamento ed aver consultato il medico. L’uso non corretto del medicinale (per dosi o per durata superiori e quelle indicate) può provocare gravi danni, particolarmente a carico del fegato, dei reni o del sangue, che potrebbero mettere a rischio la vita del paziente. Questo medicinale è controindicato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a sedici anni ma nel caso si sospetti una infezione virale, quale ad esempio l’influenza, NEO NISIDINA non deve essere usata nemmeno negli adolescenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni .In questi soggetti vi è il rischio che si sviluppi la sindrome di Reye, una malattia rara, ma pericolosa per la vita. La sindrome di Reye è caratterizzata da una encefalopatia non infettiva e da insufficienza epatica e tipicamente si manifesta dopo la scomparsa dei segni acuti di una infezione virale (quali varicella o influenza). Le manifestazioni cliniche includono vomito, mal di testa e perdita di coscienza.
- L’uso di NEO NISIDINA, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.La somministrazione di NEO NISIDINA dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
L’impiego preoperatorio della vitamina C può ostacolare l’emostasi intraoperatoria.La vitamina C, inoltre, a dosaggi più alti di quelli consigliati, sono stati riferiti cefalea e disturbi gastrointestinali; inoltre può interferire, ad alte dosi, sui risultati di alcuni tests diagnostici (in particolare la ricerca di glucosio nelle urine con mezzi non specifici).
- Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Il medicinale contiene Lattosio - i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere questo medicinale.
Il medicinale contiene circa 440 mg di sodio per ogni compressa. Da tenere in considerazione in persone con una ridotta funzione renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Interazioni

Acido acetilsalicilico

L’acido acetilsalicilico può aumentare gli effetti e il rischio di tossicità di:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), corticosteroidi, alcol: aumento del rischio di effetti indesiderati a livello gastrointestinale (per es. emorragia gastrointestinale);
- glicosidi cardiaci: digossina, digitossina;
- litio;
- antiaggreganti piastrinici, trombolitici, anticoagulanti, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), uricosurici: aumento del rischio di sanguinamento;
- agenti ipoglicemizzanti, acido valproico, metotrexato.L’acido acetilsalicilico:
- può diminuire l’effetto di diuretici e antiipertensivi;
- può diminuire l’effetto natriuretico dello spironolattone;
- può inibire l’effetto degli agenti uricosurici (per es. probenecid, sulfinpirazone).

Paracetamolo

- Probenecid, salicilammide: ritardano l’eliminazione del paracetamolo con aumento del rischio di tossicità.
- Anticoagulanti orali: aumento del rischio di sanguinamento quando il paracetamolo viene somministrato contemporaneamente per 7 giorni o più.
- L’assorbimento del paracetamolo è ridotto dalla colestiramina.
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Anche a basse dosi, il paracetamolo può causare danni al fegato se somministrato con farmaci che provocano induzione enzimatica, per esempio alcuni farmaci ipnotici e antiepilettici (glutetimmide, fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e rifampicina. Lo stesso può verificarsi in caso di abuso di alcol.
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo del medico durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
Farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico, come per esempio la propantelina, riducono la velocità di assorbimento del paracetamolo e ne ritardano l’insorgenza dell’effetto.
Farmaci che, invece, accelerano lo svuotamento gastrico, come la metoclopramide, portano ad un aumento della velocità di assorbimento.
L’associazione del paracetamolo con cloramfenicolo può prolungare l’emivita del cloramfenicolo, aumentandone il rischio di tossicità.
L’uso concomitante di paracetamolo e di AZT (zidovudina) potenzia il rischio di neutropenia indotta da quest’ultimo. Pertanto, si dovrebbe assumere NEO NISIDINA insieme ad AZT soltanto sotto controllo del medico.

Metamizolo

Il metamizolo può ridurre l'effetto dell'acido acetilsalicilico sull'aggregazione piastrinica, se assunto contemporaneamente. Pertanto, questa combinazione deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono aspirina a basse dosi per la cardioprotezione.

Effetti Indesiderati

Con l'uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita' inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni diipersensibilita' quali ad esempio angioedema, edema alla laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalita' epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. In caso di iperdosaggio, per la presenza di paracetamolo, si puo' provocare citolisi epatica, che puo' evolvere verso la necrosi massiva ed irreversibile. Per la presenza di acido acetilsalicilico possono manifestarsi anche disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivorragia, ecc.), ritardo di parto e riduzione della conta piastrinica.

Paracetamolo
Patologie del sistema emolinfopoietico: molto raramente si possono presentare alterazioni dell’ematocrito, trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia (diminuzione del numero delle piastrine, globuli bianchi, o di tutti gli elementi del sangue, globuli rossi inclusi).
Disturbi del sistema immunitario: molto raramente si possono presentare reazioni di ipersensibilità quali ad esempio eritema, orticaria, nausea, edema di Quincke, gonfiore, dispnea (difficoltà a respirare), e shock anafilattico.
Patologie respiratorie, toraciche e del mediastiniche: molto raramente si possono presentare broncospasmo nei soggetti allergici ai farmaci antinfiammatori non steroidei.
Patologie epatobiliari: raramente si può avere un aumento delle transaminasi.
Con l’uso di paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi rari casi di eruzioni cutanee su base allergica e casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema alla laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, pancitopenia, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.
In casi di iperdosaggio, per la presenza di paracetamolo, si può provocare citolisi epatica, che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.
Vitamina C
Reazioni di ipersensibilità a livello cutaneo e respiratorio sono state osservate raramente.

Gravidanza e Allattamento

Gravidanza

- Basse dosi di acido acetilsalicilico(fino a 100 mg/die)
Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico.
-Dosi di 100-500 mg/die di acido acetilsalicilico
Ci sono insufficienti dati clinici relativi all’uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi, le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anche a questo range di dosaggio
- Dosi di 500 mg/die e oltre di acido acetilsalicilico
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o losviluppo embrio/fetale;
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza ;Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. E’ stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale;Inoltre un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato inanimali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi di prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il farmaco non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari.
Se l’acido acetilsalicilico è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a :
- tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
- disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
Tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
- possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
- inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, NEO NISIDINA è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. La prolungata assunzione di elevate quantità di caffeina può indurre l’aborto spontaneo o la nascita prematura.
Paracetamolo
Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.

Allattamento

Il paracetamolo e i salicilati vengono escreti nel latte materno. Anche la caffeina è escreta nel latte materno e può influenzare lo stato ed il comportamento del bambino.
Un rischio per il lattante non può essere escluso.
L’uso di NEO NISIDINA durante l’allattamento deve essere evitato.
Occorre decidere se continuare/interrompere l’allattamento oppure continuare/interrompere la terapia con NEO NISIDINA tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il bambino e del beneficio della terapia con NEO NISIDINA per la madre.

Principi Attivi

Acido acetilsalicilico 300 mg, paracetamolo mg 200, acido ascorbico (vitamina C) mg 300.

Eccipienti

Sodio bicarbonato, acido citrico, lattosio, aroma limone, saccarina sodica, polivinilpirrolidone, acido fumarico.


Le immagini dei prodotti sono puramente indicative e potrebbero pertanto non essere perfettamente rappresentative del packaging, delle caratteristiche del prodotto, differendo per colori, dimensioni o contenuto. Eventuali decorazioni, confezioni regalo e oggetti inseriti nelle immagini ai fini della presentazione del prodotto non saranno spediti negli ordini. Le denominazioni dei prodotti, gli ingredienti e le percentuali indicati nelle descrizioni sono puramente indicativi, potrebbero subire variazioni o aggiornamenti da parte delle aziende produttrici. Per l'impossibilità di adeguarsi in tempo reale a tali aggiornamenti, le foto e le informazioni tecniche dei prodotti inseriti su eFarma.com possono differire da quelle riportate in etichetta o in altro modo diffuse dalle aziende produttrici. L'unico elemento di identificazione risulta essere il codice ministeriale MINSAN. La Para farmacia eFarma.com non garantisce la veridicità e l'attualità delle informazioni pubblicate e declina ogni responsabilità in ordine ad eventuali errori, omissioni o mancati aggiornamenti delle stesse. eFarma.com non si assume responsabilità per danni di qualsiasi natura che possano derivare dall'accesso alle informazioni pubblicate.

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