Neo Nisidina Analgesico Con Caffeina 12 Compresse
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Neo Nisidina Analgesico Con Caffeina 12 Compresse
Compresse per uso orale ad azione analgesica e antipiretica con acido acetilsalicilico, paracetamolo e caffeina.
Trattamento sintomatico di mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali, dolori articolari, stati febbrili e sindromi da raffreddamento.
Adulti: da 1 a 4 compresse al giorno. L’assunzione per via orale deve avvenire a stomaco pieno. Non superare le dosi consigliate, in particolare i pazienti anziani devono attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.
In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di Neo Nisidina avvertite immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
L'assunzione di Neo Nisina è controindicata nei seguenti casi:
Come tutti i medicinali, Neo Nisidina può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Effetti indesiderati osservati a seguito della somministrazione di Neo Nisidina. In pazienti trattati nel corso di studi clinici controllati verso placebo con un’associazione a dose fissa di paracetamolo, acido acetilsalicilico e caffeina, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati, basati sull’esperienza di 1143 pazienti. Disturbi psichiatrici: comunemente si può presentare nervosismo; raramente si può presentare agitazione. Patologie del sistema nervoso: comunemente si possono presentare vertigini; raramente si può presentare tremore. Patologie dell’orecchio e del labirinto: raramente possono presentarsi vertigini. Patologie cardiache: non comunemente possono presentarsi palpitazioni; raramente può verificarsi tachicardia. Patologie gastrointestinali: comunemente possono presentarsi dolore addominale, dispepsia, nausea; non comunemente può presentarsi vomito; raramente possono verificarsi diarrea, esofagite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: raramente può presentarsi iperidrosi (aumentata sudorazione). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: raramente può presentarsi fatica.
Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico.
Ci sono insufficienti dati clinici relativi all’uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi, le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anche a questo range di dosaggio
L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o losviluppo embrio/fetale; Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza ;Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%.
E’ stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di
provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale; Inoltre un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi di prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il farmaco non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l’acido acetilsalicilico è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più
basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a : tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios. La somministrazione del farmaco possono esporre la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Conseguentemente, Neonisidina è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. La prolungata assunzione di elevate quantità di caffeina può indurre l’aborto spontaneo o la nascita prematura.
Il paracetamolo e i salicilati vengono escreti nel latte materno. Anche la caffeina è escreta nel latte materno e può influenzare lo stato ed il comportamento del bambino. Un rischio per il lattante non può essere escluso. L’uso di Neonisidina durante l’allattamento deve essere evitato. Occorre decidere se continuare/interrompere l’allattamento oppure continuare/interrompere la terapia tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il bambino e del beneficio della terapia per la madre.
L’uso di analgesici (antidolorifici), soprattutto ad alte dosi, può causare mal di testa che non deve essere trattato con dosi maggiori del farmaco. L’uso corretto di questo medicinale, non espone al rischio di una sindrome da astinenza; è bene sapere, tuttavia, che la brusca interruzione di una terapia prolungata con analgesici ad alte dosi può causare una sindrome da astinenza (per esempio mal di testa, stanchezza, nervosismo), che tipicamente si risolve in pochi giorni. In questi casi l’uso di antidolorifici può essere ripreso solo sotto stretto controllo medico.
I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico. Non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico.Se il dolore o la febbre persistono o peggiorano, se si manifestano sintomi nuovi o se sono presenti arrossamenti o gonfiori, si deve consultare un medico perché questi potrebbero essere segni di un aggravamento della patologia in atto.
L’uso abitudinario di antidolorifici può causare a lungo termine un danno renale permanente che può portare all’insufficienza renale (nefropatia da analgesici). L’acido acetilsalicilico può diminuire l’escrezione di acido urico e scatenare un attacco di gotta in soggetti suscettibili. L’uso di acido acetilsalicilico può mascherare i segni di una infezione.
Questo medicinale contiene acido acetilsalicilico, paracetamolo e caffeina; prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga anch’esso paracetamolo poiché se questo principio attivo è assunto in dosi elevate può causare gravi effetti indesiderati. Per prevenire il sovradosaggio, evitare la somministrazione contemporanea di altri farmaci contenenti paracetamolo. L’uso contemporaneo di farmaci contenenti antidolorifici o antipiretici (antifebbrili) o antiinfiammatori non steroidei può essere dannoso per la salute. Se si sta già usando uno di questi farmaci NEO NISIDINA può essere assunta solo dopo aver interrotto il precedente trattamento ed aver consultato il medico.
L’uso non corretto del medicinale (per dosi o per durata superiori e quelle indicate) può provocare gravi danni, particolarmente a carico del fegato, dei reni o del sangue, che potrebbero mettere a rischio la vita del paziente. Questo medicinale è controindicato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a sedici anni ma nel caso si sospetti una infezione virale, quale ad esempio l’influenza, Neonisidina non deve essere usata nemmeno negli adolescenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni. In questi soggetti vi è il rischio che si sviluppi la sindrome di Reye, una malattia rara, ma pericolosa per la vita. La sindrome di Reye è caratterizzata da una encefalopatia non infettiva e da insufficienza epatica e tipicamente si manifesta dopo la scomparsa dei segni acuti di una infezione virale (quali varicella o influenza). Le manifestazioni cliniche includono vomito, mal di testa e perdita di coscienza.
L’uso di Neonisidina, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. La somministrazione di Neo Nisidina dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Il medicinale contiene Lattosio - i soggetti con rare forme ereditarie di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio/galattosio devono evitare di assumere questo medicinale a causa del lattosio presente nella formulazione.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Conservare a temperatura non superiore a 30°C
Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Neo Nisidina contiene per ogni compressa:
Acido acetilsalicilico 250 mg, paracetamolo 200 mg, caffeina 25 mg.
Amido di mais, lattosio, acido stearico.
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