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Farmaci per tosse, raffreddore e influenza Oki

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I migliori farmaci per tosse, raffreddore e influenza

Benvenuti nel reparto di efarma.com dedicato alla vendita dei farmaci per raffreddore, utili per contrastare i fenomeni di tosse, raffreddore e influenza. In particolare, per l’influenza ed il raffreddore vi proponiamo i farmaci antinfiammatori, appartenenti alla classe dei FANS, che agiscono calmando i sintomi influenzali.

Inoltre, per un aiuto nella respirazione potete trovare numerosi decongestionanti nasali in spray nasali o in formato cerotto. Potete scegliere tra i farmaci destinati ai bambini e agli adulti delle case farmaceutiche specializzate del settore. Nella sezione dei mucolitici e fluidificanti troverete numerosi farmaci da banco che con la loro azione contrastano la presenza dei muchi e li rendono fluidi per liberare le vie respiratorie. I principi attivi più diffusi sono ambroxolo, bromexina, erdosteina, sobrerolo, neltenexina. E’ importante procedere alla somministrazione di questi farmaci solo dopo aver consultato il proprio medico di famiglia.

Per il mal di gola invece, avrete la possibilità di acquistare i farmaci da banco specifici per contrastare questo disturbo. Numerosi antinfiammatori non steroidei che contrastano l’irritazione delle mucose orali. Vi proponiamo degli spray a base di ibuprofene o di diclofenac. Ancora, potrete trovare dei collutori che con la loro azione eliminano la maggior parte dei batteri presenti nella cavità orale. Sono numerosi i prodotti a base di ingredienti naturali come camomilla, propoli, menta ed eucalipto che donano un rapido ed immediato sollievo dai sintomi del mal di gola.

Per la tosse nell’apposita sezione ritrovate tutti i farmaci da banco che contrastano i sintomi della tosse secca o grassa. Numerosi sciroppi delle migliori marche che hanno un effetto mucolitico e fluidificante.


L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere. 

Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.

I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio

I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.

Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.

In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.

Il principio attivo di Oki: ketoprofene

Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie. 

Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.

In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.

Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa

L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.

Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.

Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.

Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento

L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.

Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.

In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.

Domande frequenti su Oki

Per cosa si usa Oki?

Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.

Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?

Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.

Quante volte al giorno si può prendere Oki?

Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.


L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere. 

Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.

I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio

I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.

Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.

In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.

Il principio attivo di Oki: ketoprofene

Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie. 

Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.

In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.

Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa

L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.

Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.

Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.

Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento

L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.

Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.

In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.

Domande frequenti su Oki

Per cosa si usa Oki?

Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.

Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?

Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.

Quante volte al giorno si può prendere Oki?

Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.


L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere. 

Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.

I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio

I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.

Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.

In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.

Il principio attivo di Oki: ketoprofene

Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie. 

Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.

In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.

Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa

L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.

Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.

Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.

Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento

L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.

Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.

In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.

Domande frequenti su Oki

Per cosa si usa Oki?

Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.

Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?

Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.

Quante volte al giorno si può prendere Oki?

Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.


L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere. 

Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.

I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio

I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.

Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.

In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.

Il principio attivo di Oki: ketoprofene

Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie. 

Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.

In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.

Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa

L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.

Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.

Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.

Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento

L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.

Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.

In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.

Domande frequenti su Oki

Per cosa si usa Oki?

Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.

Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?

Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.

Quante volte al giorno si può prendere Oki?

Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.


L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere. 

Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.

I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio

I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.

Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.

In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.

Il principio attivo di Oki: ketoprofene

Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie. 

Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.

In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.

Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa

L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.

Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.

Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.

Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento

L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.

Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.

In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.

Domande frequenti su Oki

Per cosa si usa Oki?

Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.

Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?

Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.

Quante volte al giorno si può prendere Oki?

Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.