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Spray nasali decongestionanti Aspirina

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    Aspirina Influenza e Naso Chiuso è un medicinale ad azione antinfiammatoria e antidolorifica, usato per trattare i sintomi legati ad influenza e raffreddore.
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Uno spray nasale è una miscela formulata utilizzando ingredienti provenienti dalla natura o sintetizzati chimicamente, il cui obiettivo è quello di restringere i vasi sanguigni che possono dilatarsi a causa di diverse condizioni come il raffreddore, le allergie o le infiammazioni dei seni paranasali. 

In questo articolo, vediamo insieme quali sono gli spray nasali decongestionanti per l’allergia efficaci nel ridurre l'infiammazione delle mucose e nell’ottenere un immediato senso di sollievo e una respirazione più libera.

Spray nasali senza ricetta per il trattamento delle allergie

Per combattere i sintomi della rinite allergica, è possibile trovare in farmacia diversi spray nasali per allergia senza ricetta che offrono una doppia azione antistaminica e decongestionante. Parliamo di dispositivi in grado di liberare il naso in soli 5 minuti e i cui effetti possono durare fino a 12 ore.

Tra i migliori spray nasali contro l’allergia ci sono quelli formulati con la clorfeniramina, tra le sostanze con azione antistaminica che riduce il prurito nasale, l’intensità degli starnuti e la rinorrea, e la tramazolina, che agisce come decongestionante nasale.

Per scegliere, potrebbe essere utile consultare un allergologo e sapere quale spray nasale per allergia è più adatto al proprio caso, oltre che rispettare le dosi consigliate e non utilizzare questi spray per più di 4-5 giorni consecutivi. L'abuso di tali farmaci può portare ad assuefazione, oltre a provocare effetti collaterali come insonnia, irritabilità, mal di testa e, in alcuni casi, dipendenza farmacologica.

Combatti l'allergia al polline con uno spray nasale specifico

Gli spray nasali per l’allergia al polline contengono principi antistaminici, come fexofenadina, difenidramina, cetirizina e loratadina, che agiscono bloccando gli effetti dell'istamina, uno dei principali mediatori delle reazioni allergiche. 

Tali principi attivi mirano direttamente ai sintomi dell’allergia agendo su diversi livelli:

  • Inibiscono l'azione dei mediatori principali dell'infiammazione causata dalle allergie, in particolare contrastando l'azione dell'istamina.
  • Riducono l'attività dei mastociti, le cellule immunitarie coinvolte nelle reazioni allergiche che rilasciano istamina.
  • Riducono l'iperattività delle vie aeree associata all'infiammazione.

Ci teniamo a ricordare quanto sia importante tenere presente che alcuni spray nasali per allergia stagionale sono a base di antistaminici di vecchia generazione che possono causare sonnolenza, quindi, è consigliabile assumerli la sera, prima di coricarsi.

Spray nasali per allergie durante la gravidanza

Le reazioni allergiche alle vie respiratorie sono comuni durante la gravidanza, interessano oltre il 20% delle future mamme e i loro sintomi possono essere più intensi a causa dei cambiamenti ormonali. Di solito, le pazienti in gravidanza con sintomi lievi o di breve durata non richiedono alcun trattamento farmacologico, tuttavia, se necessario, è consigliabile consultare un medico e farsi consigliare il farmaco con il minor rischio possibile per la madre e il feto. 

In generale, si dovrebbero preferire farmaci con un'ampia esperienza clinica e assumerli alla dose efficace più bassa: tra quelli considerati più sicuri e raccomandati vi sono gli spray nasale per allergia in gravidanza, contenenti principi come l'azelastina e la levocabastina.

Per quanto riguarda l'uso di antistaminici naturali durante la gravidanza, ci sono diversi spray nasali per allergia naturali, come quelli a base di Ribes Nero, che può stimolare l'organismo a combattere le infiammazioni e le cui proprietà agiscono sia a livello cutaneo che respiratorio. Anche la Rosa Canina, che è ricca di vitamina C, può essere efficace poiché rafforza le difese dell'organismo e ha un'azione antiallergica. 

Scegliere lo spray nasale giusto per le allergie nei bambini

Di solito, l'uso degli spray viene consigliato per i bambini di età superiore ai 2-3 anni, quando iniziano a imparare a soffiarsi il naso e diventano gradualmente più autonomi anche nella gestione dello spray. 

In questi casi, è importante prendere una decisione condivisa e supervisionata dal pediatra, la cui scelta si baserà principalmente sulla pressione dello spruzzo e sulla quantità di liquido erogato, oltre che, in genere, su spray nasali per allergia senza cortisone. In particolare, la quantità di soluzione da instillare e la sua pressione possono variare in base alle esigenze del bambino, ovvero se c’è bisogno di una pulizia più o meno intensa per liberare il naso.

Ci sono diversi spray nasali per l’allergia nei bambini che contengono principi antistaminici come la levocabastina, capaci di alleviare i sintomi della rinite allergica e fornire sollievo per un periodo che va fino a 12 ore. In generale, gli studi suggeriscono che la soluzione isotonica in formato spray è adatta a tutti i bambini, anche ai neonati, sia per mantenere pulito il naso che come supporto nel trattamento del raffreddore, della sinusite e della rinite allergica.

Domande frequenti sugli spray nasali

Come decongestionare il naso allergia?

Per decongestionare il naso in caso di allergia e rinite, è bene ricorrere a specifici spray nasali formulati ad hoc per liberare il naso e combattere l’allergia grazie alla loro formulazione che contiene anche principi antistaminici.

Quale spray nasale per allergia?

In caso di allergia e naso chiuso, gli spray nasali più efficaci sono quelli contenenti principi antistaminici come fexofenadina, difenidramina, cetirizina e loratadina, che agiscono bloccando la produzione dell'istamina.

Come si fa a capire se è allergia o raffreddore?

Le allergie e i raffreddori si distinguono dalla durata, il raffreddore va via (anche da solo) in una settimana circa, mentre l’allergia resta fino a quando si è esposti all’allergene. Si possono distinguere anche dalla consistenza delle secrezioni nasali: in caso di allergia, esse saranno liquide e trasparenti, in caso di raffreddore il muco sarà più denso e giallastro.


In tanti conoscono l’Aspirina per i suoi benefici analgesici, antipiretici e antinfiammatori. Non tutti sanno che, nel tempo, la linea di prodotti Aspirina si è sempre più arricchita di soluzioni dedicate per diversi disturbi che, spesso, possono rovinare le nostre giornate. Ma andiamo per ordine e capiamo come, quando e quali prodotti Aspirina assumere.

A cosa serve l'aspirina: un alleato contro febbre, influenza e naso chiuso

Aspirina è indicata, in generale, per la terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, oltre che per il trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari. Oltre alle formulazioni contenenti vitamina C, di cui parleremo più avanti, Aspirina è disponibile anche nel formato dedicato contro influenza e naso chiuso. Un medicinale che, oltre all’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antipiretica di cui sopra, è anche decongestionante per il naso. È l’unico prodotto contenente in associazione acido acetilsalicilico e pseudoefedrina, che agisce sulla congestione nasale e apporta un rapido sollievo, mentre combatte stati dolorosi e febbrili, correlati a sintomi influenzali e da raffreddamento.

Aspirina: principio attivo e dosaggi consigliati

Il principio attivo dell’aspirina è l’acido acetilsalicilico, una molecola sintetizzata dall'acido salicilico. Attraverso l'assunzione orale, la mucosa gastrica e quella intestinale assorbono tale principio attivo che viene poi distribuito rapidamente al fegato, dove gli enzimi lo convertono in acido salicilico. Quest'ultimo raggiunge i tessuti e riduce le concentrazioni di prostaglandine che causano l'infiammazione, producendo gli effetti antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Per quel che riguarda i dosaggi dell’aspirina, è possibile assumere da 1 a 2 compresse di Aspirina 325 mg come dose singola e ripetere la dose ogni 4-8 ore fino a 2-3 volte al giorno, se necessario. Si consiglia di assumere il farmaco a stomaco pieno, preferibilmente dopo i pasti principali, e di utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace. È importante usare il farmaco per il periodo più breve possibile e non superare i 3-5 giorni senza consultare un medico, al quale è bene rivolgersi nel caso in cui i sintomi non vadano via.

Aspirina C: la vitamina che si unisce all'antinfiammatorio

Aspirina C in compresse effervescenti è anch’esso un prodotto ad azione antifebbrile, antinfiammatoria e analgesica. Se ci si chiede a cosa serve Aspirina C, essa è utile per ricevere un rapido sollievo dai primi sintomi di raffreddore e influenza, grazie anche alla Vitamina C, che ha un effetto positivo sul sistema immunitario, in quanto ne stimola la risposta, quando l’organismo viene attaccato da patogeni, e aiuta i globuli bianchi a difendersi dagli attacchi dei radicali liberi. In questo modo, aiuta a combattere l’infiammazione provocata da un’infezione e agisce positivamente sui sintomi di raffreddore e influenza.

Aspirina ACT C, grazie a un più alto dosaggio di vitamina C, è indicata per combattere la febbre molto alta. È un dispositivo che, riducendo la formazione di prostaglandine, aiuta a contrastare i sintomi che derivano dall’infiammazione, come dolori muscolari, mal di gola e mal di testa.

I formati più venduti di Aspirina: effervescente e in compresse

Tra i formati più adoperati di Aspirina, si trovano quello effervescente e quello in compresse. Si tratta dei formati più comodi, basta avere con se un po’ d’acqua e un bicchiere, per assumerli e hanno dimensioni contenute che li fanno entrare facilmente nelle tasche delle borse anche più piccole.

Sebbene gran parte dei consumatori preferisca le compresse effervescenti, che rappresentano una buona percentuale dei prodotti della linea, c’è anche l’Aspirina in granuli, un rimedio pratico per rimediare al dolore anche fuori casa. Mal di testa, dolori cervicali e muscolari, grazie a questo formato, possono essere combattuti versando il contenuto delle bustine direttamente sulla lingua senz'acqua, ovunque ci si trovi.

Aspirina in gravidanza: quali sono le controindicazioni

Per quel che riguarda le controindicazioni dell’aspirina in gravidanza, è possibile assumerla ma, per precauzione, è meglio evitarla nel primo trimestre o, comunque, consultare prima il medico. Non dovrebbero esserci problemi per il secondo trimestre e l'inizio del terzo, ma è importante ricordare che l'assunzione dell’aspirina contro il mal di gola o la febbre, così come degli altri FANS (come l'ibuprofene o il diclofenac), deve essere assolutamente evitata dopo le 30-32 settimane di gestazione (verso l’ottavo mese di gravidanza) perché potrebbe causare la chiusura del dotto di Botallo, un vaso sanguigno fondamentale per la circolazione sanguigna del feto.

Domande frequenti sull’Aspirina

Per cosa è indicata l'aspirina?

L’aspirina viene utilizzata per alleviare la sintomatologia febbrile e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, nonché per il trattamento sintomatico del mal di testa, del mal di denti, delle nevralgie, dei dolori mestruali, dei dolori reumatici e muscolari.

Che differenza c'è tra aspirina e tachipirina?

Le due molecole hanno una simile efficacia per quanto riguarda l'effetto antidolorifico e antifebbrile, anche se l’Aspirina possiede un effetto antinfiammatorio che la Tachipirina non ha. La Tachipirina è adatta per la somministrazione ai bambini, mentre l’aspirina normalmente è controindicata per i soggetti di età inferiore ai 16 anni.

Chi non può prendere l'aspirina?

L’aspirina è assolutamente sconsigliata in caso di ipertensione e se soggetti a ictus o emorragie, oltre che per chi soffre di bruciore di stomaco, gastrite o ulcere. È controindicata anche per chi soffre di morbo di Crohn, emorroidi sanguinanti o rettocolite ulcerosa, e per i bambini al di sotto dei 16 anni. Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero consultare il proprio medico prima di assumerla.


In tanti conoscono l’Aspirina per i suoi benefici analgesici, antipiretici e antinfiammatori. Non tutti sanno che, nel tempo, la linea di prodotti Aspirina si è sempre più arricchita di soluzioni dedicate per diversi disturbi che, spesso, possono rovinare le nostre giornate. Ma andiamo per ordine e capiamo come, quando e quali prodotti Aspirina assumere.

A cosa serve l'aspirina: un alleato contro febbre, influenza e naso chiuso

Aspirina è indicata, in generale, per la terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, oltre che per il trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari. Oltre alle formulazioni contenenti vitamina C, di cui parleremo più avanti, Aspirina è disponibile anche nel formato dedicato contro influenza e naso chiuso. Un medicinale che, oltre all’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antipiretica di cui sopra, è anche decongestionante per il naso. È l’unico prodotto contenente in associazione acido acetilsalicilico e pseudoefedrina, che agisce sulla congestione nasale e apporta un rapido sollievo, mentre combatte stati dolorosi e febbrili, correlati a sintomi influenzali e da raffreddamento.

Aspirina: principio attivo e dosaggi consigliati

Il principio attivo dell’aspirina è l’acido acetilsalicilico, una molecola sintetizzata dall'acido salicilico. Attraverso l'assunzione orale, la mucosa gastrica e quella intestinale assorbono tale principio attivo che viene poi distribuito rapidamente al fegato, dove gli enzimi lo convertono in acido salicilico. Quest'ultimo raggiunge i tessuti e riduce le concentrazioni di prostaglandine che causano l'infiammazione, producendo gli effetti antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Per quel che riguarda i dosaggi dell’aspirina, è possibile assumere da 1 a 2 compresse di Aspirina 325 mg come dose singola e ripetere la dose ogni 4-8 ore fino a 2-3 volte al giorno, se necessario. Si consiglia di assumere il farmaco a stomaco pieno, preferibilmente dopo i pasti principali, e di utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace. È importante usare il farmaco per il periodo più breve possibile e non superare i 3-5 giorni senza consultare un medico, al quale è bene rivolgersi nel caso in cui i sintomi non vadano via.

Aspirina C: la vitamina che si unisce all'antinfiammatorio

Aspirina C in compresse effervescenti è anch’esso un prodotto ad azione antifebbrile, antinfiammatoria e analgesica. Se ci si chiede a cosa serve Aspirina C, essa è utile per ricevere un rapido sollievo dai primi sintomi di raffreddore e influenza, grazie anche alla Vitamina C, che ha un effetto positivo sul sistema immunitario, in quanto ne stimola la risposta, quando l’organismo viene attaccato da patogeni, e aiuta i globuli bianchi a difendersi dagli attacchi dei radicali liberi. In questo modo, aiuta a combattere l’infiammazione provocata da un’infezione e agisce positivamente sui sintomi di raffreddore e influenza.

Aspirina ACT C, grazie a un più alto dosaggio di vitamina C, è indicata per combattere la febbre molto alta. È un dispositivo che, riducendo la formazione di prostaglandine, aiuta a contrastare i sintomi che derivano dall’infiammazione, come dolori muscolari, mal di gola e mal di testa.

I formati più venduti di Aspirina: effervescente e in compresse

Tra i formati più adoperati di Aspirina, si trovano quello effervescente e quello in compresse. Si tratta dei formati più comodi, basta avere con se un po’ d’acqua e un bicchiere, per assumerli e hanno dimensioni contenute che li fanno entrare facilmente nelle tasche delle borse anche più piccole.

Sebbene gran parte dei consumatori preferisca le compresse effervescenti, che rappresentano una buona percentuale dei prodotti della linea, c’è anche l’Aspirina in granuli, un rimedio pratico per rimediare al dolore anche fuori casa. Mal di testa, dolori cervicali e muscolari, grazie a questo formato, possono essere combattuti versando il contenuto delle bustine direttamente sulla lingua senz'acqua, ovunque ci si trovi.

Aspirina in gravidanza: quali sono le controindicazioni

Per quel che riguarda le controindicazioni dell’aspirina in gravidanza, è possibile assumerla ma, per precauzione, è meglio evitarla nel primo trimestre o, comunque, consultare prima il medico. Non dovrebbero esserci problemi per il secondo trimestre e l'inizio del terzo, ma è importante ricordare che l'assunzione dell’aspirina contro il mal di gola o la febbre, così come degli altri FANS (come l'ibuprofene o il diclofenac), deve essere assolutamente evitata dopo le 30-32 settimane di gestazione (verso l’ottavo mese di gravidanza) perché potrebbe causare la chiusura del dotto di Botallo, un vaso sanguigno fondamentale per la circolazione sanguigna del feto.

Domande frequenti sull’Aspirina

Per cosa è indicata l'aspirina?

L’aspirina viene utilizzata per alleviare la sintomatologia febbrile e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, nonché per il trattamento sintomatico del mal di testa, del mal di denti, delle nevralgie, dei dolori mestruali, dei dolori reumatici e muscolari.

Che differenza c'è tra aspirina e tachipirina?

Le due molecole hanno una simile efficacia per quanto riguarda l'effetto antidolorifico e antifebbrile, anche se l’Aspirina possiede un effetto antinfiammatorio che la Tachipirina non ha. La Tachipirina è adatta per la somministrazione ai bambini, mentre l’aspirina normalmente è controindicata per i soggetti di età inferiore ai 16 anni.

Chi non può prendere l'aspirina?

L’aspirina è assolutamente sconsigliata in caso di ipertensione e se soggetti a ictus o emorragie, oltre che per chi soffre di bruciore di stomaco, gastrite o ulcere. È controindicata anche per chi soffre di morbo di Crohn, emorroidi sanguinanti o rettocolite ulcerosa, e per i bambini al di sotto dei 16 anni. Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero consultare il proprio medico prima di assumerla.


In tanti conoscono l’Aspirina per i suoi benefici analgesici, antipiretici e antinfiammatori. Non tutti sanno che, nel tempo, la linea di prodotti Aspirina si è sempre più arricchita di soluzioni dedicate per diversi disturbi che, spesso, possono rovinare le nostre giornate. Ma andiamo per ordine e capiamo come, quando e quali prodotti Aspirina assumere.

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Aspirina è indicata, in generale, per la terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, oltre che per il trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari. Oltre alle formulazioni contenenti vitamina C, di cui parleremo più avanti, Aspirina è disponibile anche nel formato dedicato contro influenza e naso chiuso. Un medicinale che, oltre all’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antipiretica di cui sopra, è anche decongestionante per il naso. È l’unico prodotto contenente in associazione acido acetilsalicilico e pseudoefedrina, che agisce sulla congestione nasale e apporta un rapido sollievo, mentre combatte stati dolorosi e febbrili, correlati a sintomi influenzali e da raffreddamento.

Aspirina: principio attivo e dosaggi consigliati

Il principio attivo dell’aspirina è l’acido acetilsalicilico, una molecola sintetizzata dall'acido salicilico. Attraverso l'assunzione orale, la mucosa gastrica e quella intestinale assorbono tale principio attivo che viene poi distribuito rapidamente al fegato, dove gli enzimi lo convertono in acido salicilico. Quest'ultimo raggiunge i tessuti e riduce le concentrazioni di prostaglandine che causano l'infiammazione, producendo gli effetti antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Per quel che riguarda i dosaggi dell’aspirina, è possibile assumere da 1 a 2 compresse di Aspirina 325 mg come dose singola e ripetere la dose ogni 4-8 ore fino a 2-3 volte al giorno, se necessario. Si consiglia di assumere il farmaco a stomaco pieno, preferibilmente dopo i pasti principali, e di utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace. È importante usare il farmaco per il periodo più breve possibile e non superare i 3-5 giorni senza consultare un medico, al quale è bene rivolgersi nel caso in cui i sintomi non vadano via.

Aspirina C: la vitamina che si unisce all'antinfiammatorio

Aspirina C in compresse effervescenti è anch’esso un prodotto ad azione antifebbrile, antinfiammatoria e analgesica. Se ci si chiede a cosa serve Aspirina C, essa è utile per ricevere un rapido sollievo dai primi sintomi di raffreddore e influenza, grazie anche alla Vitamina C, che ha un effetto positivo sul sistema immunitario, in quanto ne stimola la risposta, quando l’organismo viene attaccato da patogeni, e aiuta i globuli bianchi a difendersi dagli attacchi dei radicali liberi. In questo modo, aiuta a combattere l’infiammazione provocata da un’infezione e agisce positivamente sui sintomi di raffreddore e influenza.

Aspirina ACT C, grazie a un più alto dosaggio di vitamina C, è indicata per combattere la febbre molto alta. È un dispositivo che, riducendo la formazione di prostaglandine, aiuta a contrastare i sintomi che derivano dall’infiammazione, come dolori muscolari, mal di gola e mal di testa.

I formati più venduti di Aspirina: effervescente e in compresse

Tra i formati più adoperati di Aspirina, si trovano quello effervescente e quello in compresse. Si tratta dei formati più comodi, basta avere con se un po’ d’acqua e un bicchiere, per assumerli e hanno dimensioni contenute che li fanno entrare facilmente nelle tasche delle borse anche più piccole.

Sebbene gran parte dei consumatori preferisca le compresse effervescenti, che rappresentano una buona percentuale dei prodotti della linea, c’è anche l’Aspirina in granuli, un rimedio pratico per rimediare al dolore anche fuori casa. Mal di testa, dolori cervicali e muscolari, grazie a questo formato, possono essere combattuti versando il contenuto delle bustine direttamente sulla lingua senz'acqua, ovunque ci si trovi.

Aspirina in gravidanza: quali sono le controindicazioni

Per quel che riguarda le controindicazioni dell’aspirina in gravidanza, è possibile assumerla ma, per precauzione, è meglio evitarla nel primo trimestre o, comunque, consultare prima il medico. Non dovrebbero esserci problemi per il secondo trimestre e l'inizio del terzo, ma è importante ricordare che l'assunzione dell’aspirina contro il mal di gola o la febbre, così come degli altri FANS (come l'ibuprofene o il diclofenac), deve essere assolutamente evitata dopo le 30-32 settimane di gestazione (verso l’ottavo mese di gravidanza) perché potrebbe causare la chiusura del dotto di Botallo, un vaso sanguigno fondamentale per la circolazione sanguigna del feto.

Domande frequenti sull’Aspirina

Per cosa è indicata l'aspirina?

L’aspirina viene utilizzata per alleviare la sintomatologia febbrile e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, nonché per il trattamento sintomatico del mal di testa, del mal di denti, delle nevralgie, dei dolori mestruali, dei dolori reumatici e muscolari.

Che differenza c'è tra aspirina e tachipirina?

Le due molecole hanno una simile efficacia per quanto riguarda l'effetto antidolorifico e antifebbrile, anche se l’Aspirina possiede un effetto antinfiammatorio che la Tachipirina non ha. La Tachipirina è adatta per la somministrazione ai bambini, mentre l’aspirina normalmente è controindicata per i soggetti di età inferiore ai 16 anni.

Chi non può prendere l'aspirina?

L’aspirina è assolutamente sconsigliata in caso di ipertensione e se soggetti a ictus o emorragie, oltre che per chi soffre di bruciore di stomaco, gastrite o ulcere. È controindicata anche per chi soffre di morbo di Crohn, emorroidi sanguinanti o rettocolite ulcerosa, e per i bambini al di sotto dei 16 anni. Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero consultare il proprio medico prima di assumerla.


In tanti conoscono l’Aspirina per i suoi benefici analgesici, antipiretici e antinfiammatori. Non tutti sanno che, nel tempo, la linea di prodotti Aspirina si è sempre più arricchita di soluzioni dedicate per diversi disturbi che, spesso, possono rovinare le nostre giornate. Ma andiamo per ordine e capiamo come, quando e quali prodotti Aspirina assumere.

A cosa serve l'aspirina: un alleato contro febbre, influenza e naso chiuso

Aspirina è indicata, in generale, per la terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, oltre che per il trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari. Oltre alle formulazioni contenenti vitamina C, di cui parleremo più avanti, Aspirina è disponibile anche nel formato dedicato contro influenza e naso chiuso. Un medicinale che, oltre all’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antipiretica di cui sopra, è anche decongestionante per il naso. È l’unico prodotto contenente in associazione acido acetilsalicilico e pseudoefedrina, che agisce sulla congestione nasale e apporta un rapido sollievo, mentre combatte stati dolorosi e febbrili, correlati a sintomi influenzali e da raffreddamento.

Aspirina: principio attivo e dosaggi consigliati

Il principio attivo dell’aspirina è l’acido acetilsalicilico, una molecola sintetizzata dall'acido salicilico. Attraverso l'assunzione orale, la mucosa gastrica e quella intestinale assorbono tale principio attivo che viene poi distribuito rapidamente al fegato, dove gli enzimi lo convertono in acido salicilico. Quest'ultimo raggiunge i tessuti e riduce le concentrazioni di prostaglandine che causano l'infiammazione, producendo gli effetti antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Per quel che riguarda i dosaggi dell’aspirina, è possibile assumere da 1 a 2 compresse di Aspirina 325 mg come dose singola e ripetere la dose ogni 4-8 ore fino a 2-3 volte al giorno, se necessario. Si consiglia di assumere il farmaco a stomaco pieno, preferibilmente dopo i pasti principali, e di utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace. È importante usare il farmaco per il periodo più breve possibile e non superare i 3-5 giorni senza consultare un medico, al quale è bene rivolgersi nel caso in cui i sintomi non vadano via.

Aspirina C: la vitamina che si unisce all'antinfiammatorio

Aspirina C in compresse effervescenti è anch’esso un prodotto ad azione antifebbrile, antinfiammatoria e analgesica. Se ci si chiede a cosa serve Aspirina C, essa è utile per ricevere un rapido sollievo dai primi sintomi di raffreddore e influenza, grazie anche alla Vitamina C, che ha un effetto positivo sul sistema immunitario, in quanto ne stimola la risposta, quando l’organismo viene attaccato da patogeni, e aiuta i globuli bianchi a difendersi dagli attacchi dei radicali liberi. In questo modo, aiuta a combattere l’infiammazione provocata da un’infezione e agisce positivamente sui sintomi di raffreddore e influenza.

Aspirina ACT C, grazie a un più alto dosaggio di vitamina C, è indicata per combattere la febbre molto alta. È un dispositivo che, riducendo la formazione di prostaglandine, aiuta a contrastare i sintomi che derivano dall’infiammazione, come dolori muscolari, mal di gola e mal di testa.

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Tra i formati più adoperati di Aspirina, si trovano quello effervescente e quello in compresse. Si tratta dei formati più comodi, basta avere con se un po’ d’acqua e un bicchiere, per assumerli e hanno dimensioni contenute che li fanno entrare facilmente nelle tasche delle borse anche più piccole.

Sebbene gran parte dei consumatori preferisca le compresse effervescenti, che rappresentano una buona percentuale dei prodotti della linea, c’è anche l’Aspirina in granuli, un rimedio pratico per rimediare al dolore anche fuori casa. Mal di testa, dolori cervicali e muscolari, grazie a questo formato, possono essere combattuti versando il contenuto delle bustine direttamente sulla lingua senz'acqua, ovunque ci si trovi.

Aspirina in gravidanza: quali sono le controindicazioni

Per quel che riguarda le controindicazioni dell’aspirina in gravidanza, è possibile assumerla ma, per precauzione, è meglio evitarla nel primo trimestre o, comunque, consultare prima il medico. Non dovrebbero esserci problemi per il secondo trimestre e l'inizio del terzo, ma è importante ricordare che l'assunzione dell’aspirina contro il mal di gola o la febbre, così come degli altri FANS (come l'ibuprofene o il diclofenac), deve essere assolutamente evitata dopo le 30-32 settimane di gestazione (verso l’ottavo mese di gravidanza) perché potrebbe causare la chiusura del dotto di Botallo, un vaso sanguigno fondamentale per la circolazione sanguigna del feto.

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Per cosa è indicata l'aspirina?

L’aspirina viene utilizzata per alleviare la sintomatologia febbrile e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, nonché per il trattamento sintomatico del mal di testa, del mal di denti, delle nevralgie, dei dolori mestruali, dei dolori reumatici e muscolari.

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Le due molecole hanno una simile efficacia per quanto riguarda l'effetto antidolorifico e antifebbrile, anche se l’Aspirina possiede un effetto antinfiammatorio che la Tachipirina non ha. La Tachipirina è adatta per la somministrazione ai bambini, mentre l’aspirina normalmente è controindicata per i soggetti di età inferiore ai 16 anni.

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In tanti conoscono l’Aspirina per i suoi benefici analgesici, antipiretici e antinfiammatori. Non tutti sanno che, nel tempo, la linea di prodotti Aspirina si è sempre più arricchita di soluzioni dedicate per diversi disturbi che, spesso, possono rovinare le nostre giornate. Ma andiamo per ordine e capiamo come, quando e quali prodotti Aspirina assumere.

A cosa serve l'aspirina: un alleato contro febbre, influenza e naso chiuso

Aspirina è indicata, in generale, per la terapia sintomatica degli stati febbrili e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, oltre che per il trattamento sintomatico di mal di testa e di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori reumatici e muscolari. Oltre alle formulazioni contenenti vitamina C, di cui parleremo più avanti, Aspirina è disponibile anche nel formato dedicato contro influenza e naso chiuso. Un medicinale che, oltre all’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antipiretica di cui sopra, è anche decongestionante per il naso. È l’unico prodotto contenente in associazione acido acetilsalicilico e pseudoefedrina, che agisce sulla congestione nasale e apporta un rapido sollievo, mentre combatte stati dolorosi e febbrili, correlati a sintomi influenzali e da raffreddamento.

Aspirina: principio attivo e dosaggi consigliati

Il principio attivo dell’aspirina è l’acido acetilsalicilico, una molecola sintetizzata dall'acido salicilico. Attraverso l'assunzione orale, la mucosa gastrica e quella intestinale assorbono tale principio attivo che viene poi distribuito rapidamente al fegato, dove gli enzimi lo convertono in acido salicilico. Quest'ultimo raggiunge i tessuti e riduce le concentrazioni di prostaglandine che causano l'infiammazione, producendo gli effetti antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Per quel che riguarda i dosaggi dell’aspirina, è possibile assumere da 1 a 2 compresse di Aspirina 325 mg come dose singola e ripetere la dose ogni 4-8 ore fino a 2-3 volte al giorno, se necessario. Si consiglia di assumere il farmaco a stomaco pieno, preferibilmente dopo i pasti principali, e di utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace. È importante usare il farmaco per il periodo più breve possibile e non superare i 3-5 giorni senza consultare un medico, al quale è bene rivolgersi nel caso in cui i sintomi non vadano via.

Aspirina C: la vitamina che si unisce all'antinfiammatorio

Aspirina C in compresse effervescenti è anch’esso un prodotto ad azione antifebbrile, antinfiammatoria e analgesica. Se ci si chiede a cosa serve Aspirina C, essa è utile per ricevere un rapido sollievo dai primi sintomi di raffreddore e influenza, grazie anche alla Vitamina C, che ha un effetto positivo sul sistema immunitario, in quanto ne stimola la risposta, quando l’organismo viene attaccato da patogeni, e aiuta i globuli bianchi a difendersi dagli attacchi dei radicali liberi. In questo modo, aiuta a combattere l’infiammazione provocata da un’infezione e agisce positivamente sui sintomi di raffreddore e influenza.

Aspirina ACT C, grazie a un più alto dosaggio di vitamina C, è indicata per combattere la febbre molto alta. È un dispositivo che, riducendo la formazione di prostaglandine, aiuta a contrastare i sintomi che derivano dall’infiammazione, come dolori muscolari, mal di gola e mal di testa.

I formati più venduti di Aspirina: effervescente e in compresse

Tra i formati più adoperati di Aspirina, si trovano quello effervescente e quello in compresse. Si tratta dei formati più comodi, basta avere con se un po’ d’acqua e un bicchiere, per assumerli e hanno dimensioni contenute che li fanno entrare facilmente nelle tasche delle borse anche più piccole.

Sebbene gran parte dei consumatori preferisca le compresse effervescenti, che rappresentano una buona percentuale dei prodotti della linea, c’è anche l’Aspirina in granuli, un rimedio pratico per rimediare al dolore anche fuori casa. Mal di testa, dolori cervicali e muscolari, grazie a questo formato, possono essere combattuti versando il contenuto delle bustine direttamente sulla lingua senz'acqua, ovunque ci si trovi.

Aspirina in gravidanza: quali sono le controindicazioni

Per quel che riguarda le controindicazioni dell’aspirina in gravidanza, è possibile assumerla ma, per precauzione, è meglio evitarla nel primo trimestre o, comunque, consultare prima il medico. Non dovrebbero esserci problemi per il secondo trimestre e l'inizio del terzo, ma è importante ricordare che l'assunzione dell’aspirina contro il mal di gola o la febbre, così come degli altri FANS (come l'ibuprofene o il diclofenac), deve essere assolutamente evitata dopo le 30-32 settimane di gestazione (verso l’ottavo mese di gravidanza) perché potrebbe causare la chiusura del dotto di Botallo, un vaso sanguigno fondamentale per la circolazione sanguigna del feto.

Domande frequenti sull’Aspirina

Per cosa è indicata l'aspirina?

L’aspirina viene utilizzata per alleviare la sintomatologia febbrile e delle sindromi influenzali e da raffreddamento, nonché per il trattamento sintomatico del mal di testa, del mal di denti, delle nevralgie, dei dolori mestruali, dei dolori reumatici e muscolari.

Che differenza c'è tra aspirina e tachipirina?

Le due molecole hanno una simile efficacia per quanto riguarda l'effetto antidolorifico e antifebbrile, anche se l’Aspirina possiede un effetto antinfiammatorio che la Tachipirina non ha. La Tachipirina è adatta per la somministrazione ai bambini, mentre l’aspirina normalmente è controindicata per i soggetti di età inferiore ai 16 anni.

Chi non può prendere l'aspirina?

L’aspirina è assolutamente sconsigliata in caso di ipertensione e se soggetti a ictus o emorragie, oltre che per chi soffre di bruciore di stomaco, gastrite o ulcere. È controindicata anche per chi soffre di morbo di Crohn, emorroidi sanguinanti o rettocolite ulcerosa, e per i bambini al di sotto dei 16 anni. Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero consultare il proprio medico prima di assumerla.