Farmaci per mal di testa ed emicrania Oki
(156)- -35%
Okitask 40 mg Ketoprofene Sale di Lisina 30 Bustine
Okitask 40 mg granulato è un farmaco da banco che si utilizza nel trattamento dei dolori come mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarticolari. - -34%
Okitask 40 mg Ketoprofene Sale di Lisina 20 Bustine
Okitask si utilizza nel trattamento dei dolori di diversa origine e natura, ed in particolare: mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarticolari. - -33%
Okitask 40 mg Ketoprofene Sale di Lisina 20 Compresse Rivestite
Okitask 40 mg Ketoprofene Sale di Lisina 20 Compresse Rivestite - -33%
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Okitask Bustine Granulato è un farmaco da banco indicato per il trattamento di dolori come mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori muscolari e osteoarticolari. - -26%
Oki Dolore e Febbre 12 Compresse Effervescenti
Oki dolore e febbre sono compresse effervescenti a base di ketoprofene ideale in caso di dolori muscolari, articolari, mal di testa oppure dolori associati a mal di gola, denti oppure ciclo mestruale. - -33%
Okitask 40mg Ketoprofene Sale di Lisina 10 Compresse Rivestite
Okitask sono compresse a base di Ketoprofene Sale di lisina per il trattamento di dolori di diversa origine e natura.
Farmaci per combattere mal di testa ed emicrania
In questa sezione di eFarma.com abbiamo dedicato particolare attenzione ai farmaci che contrastano il mal di testa e le emicranie. Il mal di testa è anche conosciuto come cefalea. E’ un dolore all’interno del capo che colpisce quasi tutti, e in particolar modo le donne. In questa sezione è bene selezionare il prodotto che faccia per voi sulla base della diversa tipologia di mal di testa di cui soffrite. Avete un’ampia scelta tra differenti farmaci che contengono diversi principi e sono studiati per le diverse tipologie di dolore.
Farmaci contro il mal di testa: i principi attivi
I farmaci a base di paracetamolo e ascetaminofene sono indicati per i mal di testa dovuti ad uno stato febbrile. L’acido acetilsalicilico è il principio contenuto nell’aspirina. E’ un prodotto da somministrare per soli adulti. Scegliere farmaci a base di ibuprofene è indicato per quei soggetti che hanno un mal di testa lieve. Per la cura della cefalea più acuta sono ideali quei farmaci a base di diidroergotamina. Questi farmaci si possono somministrare sia per via endovenosa che con uno spray nasale. Chi soffre di emicrania, che è ben differente dal semplice mal di testa, ha ben chiaro quali sono i sintomi. Un dolore intenso che colpisce solo un lato della testa e con una cadenza frequente. A questo dolore spesso si associano nausea e vomito. Per la cura delle emicranie vi proponiamo dei farmaci che riescono a contrastare in modo efficace il dolore che vi assilla. I farmaci a base del principio attivo dell’ergotamina sono indicati nei casi di emicrania acuta. Sono farmaci reperibili sia come supposte che come compresse. E’ sconsigliato l’uso di questi farmaci per gli anziani e per le donne in stato di gravidanza o durante la fase di allattamento. Potete trovare anche farmaci a base di isometeptene. Sono adatti nei casi di emicrania acuta ed è vendibile sia in compresse che in capsule. Tutti questi farmaci da banco venduti in questo reparto della para farmacia devono essere consumati con moderazione.
L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere.
Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.
I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio
I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.
Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.
In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.
Il principio attivo di Oki: ketoprofene
Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie.
Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.
In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.
Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa
L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.
Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.
Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.
Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento
L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.
Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.
In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.
Domande frequenti su Oki
Per cosa si usa Oki?
Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.
Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?
Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.
Quante volte al giorno si può prendere Oki?
Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.
L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere.
Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.
I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio
I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.
Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.
In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.
Il principio attivo di Oki: ketoprofene
Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie.
Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.
In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.
Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa
L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.
Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.
Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.
Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento
L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.
Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.
In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.
Domande frequenti su Oki
Per cosa si usa Oki?
Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.
Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?
Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.
Quante volte al giorno si può prendere Oki?
Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.
L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere.
Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.
I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio
I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.
Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.
In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.
Il principio attivo di Oki: ketoprofene
Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie.
Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.
In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.
Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa
L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.
Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.
Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.
Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento
L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.
Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.
In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.
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Per cosa si usa Oki?
Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.
Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?
Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.
Quante volte al giorno si può prendere Oki?
Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.
L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere.
Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.
I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio
I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.
Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.
In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.
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Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie.
Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.
In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.
Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa
L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.
Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.
Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.
Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento
L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.
Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.
In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.
Domande frequenti su Oki
Per cosa si usa Oki?
Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.
Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?
Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.
Quante volte al giorno si può prendere Oki?
Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.
L'Oki è un farmaco appartenente alla categoria dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è indicato principalmente per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione. Viene comunemente consigliato anche per il trattamento di dolori mestruali intensi, dolori muscolari, mal di testa e infiammazioni di vario genere.
Ma come funziona e, in generale, a cosa serve l’Oki? Capiamolo insieme.
I benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio
I principali benefici di Oki come antidolorifico e antinfiammatorio possono tornare utili in diverse occasioni.
Oki è antidolorifico in quanto agisce sul sistema nervoso centrale e riduce la sensibilità al dolore, aiutando così ad alleviare la sintomatologia associata a diverse condizioni, come mal di testa, dolori muscolari e articolari, mal di denti, mal di schiena e dolori mestruali.
In più, Oki ha anche proprietà antinfiammatorie che possono tornare utili nel ridurre l'infiammazione associata a condizioni come tendinite, borsite e altri disturbi simili. Tali caratteristiche, lo rendono utile per migliorare la mobilità articolare, anche in condizioni come l'artrite reumatoide o l'osteoartrite.
Il principio attivo di Oki: ketoprofene
Il ketoprofene è il principio attivo dell’Oki e appartiene alla classe degli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Ha proprietà analgesiche, antipiretiche (riduce la febbre) e antinfiammatorie.
Il ketoprofene agisce nel corpo inibendo l'enzima chiamato ciclo-ossigenasi (COX), che è coinvolto nella produzione di prostaglandine. Le prostaglandine sono sostanze chimiche prodotte dal corpo in risposta a lesioni o infiammazioni, che causano dolore, infiammazione e febbre. Inibendone la produzione, il ketoprofene dell’Oki agisce positivamente su dolore, infiammazione e febbre, oltre a essere utile per ridurre il gonfiore, il rossore e il dolore associati a condizioni infiammatorie.
In più, si tratta di un principio capace di inibire l'aggregazione piastrinica, ovvero il processo attraverso il quale le piastrine del sangue si uniscono per formare un coagulo. Questo effetto anticoagulante può aiutare a prevenire la formazione di coaguli di sangue indesiderati.
Oki: un alleato per il raffreddore e il mal di testa
L'Oki può essere assunto anche per il trattamento sintomatico del raffreddore e del mal di testa. Prima di proseguire, ci teniamo a specificare che il raffreddore comune è causato da un'infezione virale e che il mal di testa può avere diverse cause collegate a disturbi di varia tipologia. Il tutto per sottolineare quanto l'Oki agisca principalmente per alleviare i sintomi associati a queste condizioni, ma non tratta direttamente la causa sottostante.
Come anticipato, parliamo di un farmaco che agisce riducendo l'infiammazione e la sensibilità al dolore attraverso l'inibizione della produzione di prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio e nell’invio degli inputi del dolore al cervello.
Nel caso del raffreddore, l'Oki può essere utilizzato per ridurre l'infiammazione delle vie respiratorie superiori, oltre che per ridurre la febbre e il dolore eventualmente associati. Per quanto riguarda il mal di testa, l'Oki può essere usato per alleviare principalmente quello di tipo tensivo o infiammatorio.
Oki: considerazioni sull'uso in gravidanza e in allattamento
L’assunzione di farmaci antinfiammatori come l’Oki durante la gravidanza e l'allattamento può comportare rischi potenziali per la gestazione ed è bene essere caute anche durante l'allattamento al seno. Nonostante sia stato osservato che quando si assume Oki durante l’allattamento, il ketoprofene viene escreto nel latte materno in quantità molto basse, alcuni esperti raccomandano di evitare l'uso del farmaco durante i primi due mesi di vita del neonato, quando il sistema metabolico e renale del bambino è ancora immaturo.
Dati i possibili effetti collaterali dell’Oki durante l'allattamento, è preferibile optare per farmaci che sono considerati più sicuri per il neonato e che presentano un rischio minore di effetti indesiderati. Se è necessario utilizzare un farmaco antidolorifico o antinfiammatorio durante l'allattamento, è consigliabile consultare un medico o un farmacista che indichi farmaci sicuri per l'allattamento e che possa suggerire alternative più adatte per il periodo di allattamento.
In generale, è importante discutere sempre con il proprio medico o farmacista l'uso di qualsiasi farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, valutando attentamente i potenziali rischi e benefici per la madre e il neonato.
Domande frequenti su Oki
Per cosa si usa Oki?
Oki è raccomandato per il trattamento a breve termine dei sintomi infiammatori che causano dolore, compresi quelli associati alla febbre e per le condizioni che coinvolgono l'apparato osteoarticolare (come artrite, tendinite, borsite), il dolore post-operatorio e le otiti.
Come antidolorifico è meglio Oki o Tachipirina?
Entrambi i farmaci possono essere efficaci, ma l'OKI tende a ridurre la capacità protettiva della mucosa dello stomaco, mentre la Tachipirina, pur essendo considerata più sicura per lo stomaco, può comportare rischi per il fegato se assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.
Quante volte al giorno si può prendere Oki?
Per quel che riguarda gli adulti sopra i 18 anni, la dose massima indicata è di 1 dose fino a massimo 3 volte al giorno, a intervalli di almeno 4 ore.