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AspirinaACT C Antinfiammatorio e Antidolorifico 10 Compresse Effervescenti per Febbre e Influenza con Vitamina C

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Dettagli Prodotto

  • Descrizione
    Aspirinaact C: antinfiammatorio e antidolorifico effervescente con vitamina C per il trattamento sintomatico di febbre e influenza. Supporta il sistema immunitario.
  • Dettagli Principali
    • Minsan 048277014
    • Formulazione Compresse
    • EAN 0000048277014
  • Indicazioni

    Per il trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato, ad es.cefalea, mal di denti e dolori mestruali. Nel raffreddore comune o neisintomi influenzali per il trattamento sintomatico di dolore e febbre. Aspirinaact e' indicato negli adulti e negli adolescenti di eta' superiore a 16 anni.

  • Posologia e Dosaggio

    Posologia: l'acido acetilsalicilico non va assunto per piu' di 3 giorni (in caso di febbre) o di 3-4 giorni (in caso di dolore) salvo diversa indicazione del medico. Adulti: 1 compressa effervescente quale singola dose, che puo' essere ripetuta a intervalli di 4-8 ore se necessario. La dose massima giornaliera non deve superare 3 compresse effervescenti, corrispondenti a una dose massima giornaliera di 2400 mg di acido acetilsalicilico. Popolazione pediatrica. Adolescenti (di eta' parie superiore a 16 anni): questo medicinale va usato solo in adolescenti di peso superiore a 53 kg. Va usata la dose efficace piu' bassa. Ladose giornaliera raccomandata di acido acetilsalicilico nei bambini e'di 60 mg/kg di massa corporea, suddivisi in 2-3 dosi, pari a 15 mg/kgogni 6 ore. La dose massima giornaliera non deve superare 3 compresseeffervescenti, corrispondenti a una dose massima giornaliera di 2400mg di acido acetilsalicilico. Il dosaggio di Aspirinaact (800 mg di acido acetilsalicilico/480 mg di acido ascorbico) puo' non essere indicato per il trattamento degli adolescenti a causa dei limiti di peso. Per l'uso in questa popolazione sono disponibili altri prodotti contenenti dosi inferiori di acido acetilsalicilico. Bambini (di eta' inferiore a 16 anni): Aspirinaact non deve essere usato nei bambini di eta' inferiore a 16 anni. In caso di somministrazione accidentale, vedere ilparagrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego" e il paragrafo 4.9 "Sovradosaggio". Pazienti anziani (di eta' pari e superiorea 65 anni) e pazienti con basso peso corporeo: l'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti anziani per via di possibili comorbilita' o basso peso corporeo (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Va usata la dose efficace piu' bassa. Pazienti con insufficienza epatica: l'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienticon insufficienza epatica lieve o moderata (vedere paragrafo 4.4). Siraccomanda la riduzione della dose o il prolungamento degli intervalli di dosaggio. L'acido acetilsalicilico e' controindicato nei pazienticon insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 4.3). Pazienti coninsufficienza renale o circolazione cardiovascolare compromessa: l'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata o con circolazione cardiovascolarecompromessa (vedere paragrafo 4.4). Si raccomanda la riduzione della dose o il prolungamento degli intervalli di dosaggio. L'acido acetilsalicilico e' controindicato nei pazienti con insufficienza renale graveo con insufficienza cardiaca grave e non controllata. (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione: per uso orale. La compressa effervescente va sciolta in un bicchiere d'acqua prima dell'assunzione. La compressa effervescente non va presa a stomaco vuoto per ridurre l'irritazione gastrica.

  • Controindicazioni

    L'associazione acido acetilsalicilico con acido ascorbico non deve essere usata nei seguenti casi: ipersensibilita' ai principi attivi acidoacetilsalicilico, acido ascorbico o ad uno qualsiasi degli eccipientielencati al paragrafo 6.1, o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (cross-reattivita'); pazienti con mastocitosi preesistente, in cui l'uso dell'acido acetilsalicilico puo' indurre gravi reazioni da ipersensibilita' (tra cui shock circolatorio con rossore, ipotensione, tachicardia e vomito); anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di acetilsalicilati o sostanze con un'attivita' simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei; terzo trimestre di gravidanza (oltre la ventiquattresima settimana di gestazione) (vedere paragrafo 4.6); ulcera peptica in fase attiva; diatesi emorragica acquisita o congenita; insufficienza renale grave; insufficienza epatica grave; insufficienza cardiaca grave non controllata; co-somministrazionedi metotrexato usato in dosi di 15 mg/sett. o superiori (vedere paragrafo 4.5); co-somministrazione di anticoagulanti orali con acido acetilsalicilico in pazienti con anamnesi di ulcere gastroduodenali (vedereparagrafo 4.5).

  • Effetti Collaterali

    I seguenti effetti indesiderati si basano sulle segnalazioni spontaneepost-immissione in commercio relative a tutte le formulazioni di Aspirina, tra cui il trattamento per via orale a breve e a lungo termine.Le frequenze degli effetti indesiderati sono classificate come segue:molto comuni (>=1/10); comuni (>=1/100 a =1/1000a =1/10.000 a

  • Gravidanza e Allattamento

    Gravidanza: l'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avereeffetti avversi sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fetale. I dati tratti dagli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in seguito all'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle primefasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari ha avuto un aumento da meno dell'1% all'1,5% circa. Sembra cheil rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, e' stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita dell'embrione pre e post-impianto e della letalita' embrio-fetale. Inoltre, un'aumentata incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, e' stata segnalata in animali ai quali era stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico della gestazione. Tranne nei casi in cui e' assolutamente necessario, l'acido acetilsalicilico non deve essere somministrato durante le prime 24 settimane di gravidanza. Se si somministra acido acetilsalicilico a una donna che pianifica una gravidanza o che e' in statodi gravidanza durante le prime 24 settimane, la dose deve essere la piu' bassa possibile e la durata del trattamento la piu' breve possibile. Oltre la ventiquattresima settimana di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' evolversi in insufficienza renale con oligoidramnios. Nelle ultime fasi della gravidanza, la madre e il neonato possono presentare: prolungamento del tempo di sanguinamento, dovuto all'inibizione dell'aggregazione piastrinica che puo' manifestarsi dopo la somministrazione di dosi molto basse di acido acetilsalicilico; inibizione delle contrazioni uterine che determina il ritardo o il protrarsi del travaglio. Di conseguenza, l'acido acetilsalicilico e' controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (oltre la ventiquattresima settimana di gestazione) (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: l'acido acetilsalicilico passa nel latte materno. Pertanto, l'uso di acido acetilsalicilico non e' raccomandato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.4). Fertilita': vi sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la ciclossigenasi/la sintesi delle prostaglandine possono provocare la compromissione della fertilita' femminile attraverso un effetto sull'ovulazione. Cio' e' reversibile alla sospensione del trattamento.

  • Avvertenze Speciali

    L'acido acetilsalicilico va usato con particolare cautela nei seguenticasi: in caso di combinazione con altri medicinali, per evitare qualsiasi rischio di sovradosaggio, controllate che l'acido acetilsalicilico sia assente dalla composizione di questi altri medicinali; in caso di somministrazione a lungo termine di analgesici a dosaggi elevati, l'insorgenza di cefalea non deve essere trattata con dosi piu' alte; l'uso regolare di analgesici, in particolare di combinazioni di analgesici, puo' portare a lesioni renali persistenti, con rischio di insufficienza renale. Il monitoraggio del trattamento dovrebbe essere intensificato nei seguenti casi: nei pazienti con anamnesi di ulcera gastrica oduodenale, sanguinamento gastrointestinale, o gastrite; nei pazienticon insufficienza renale o pazienti con circolazione cardiovascolare compromessa (per es. patologia vascolare renale, insufficienza cardiacacongestizia, deplezione volemica, intervento chirurgico importante, sepsi o eventi emorragici maggiori), poiche' l'acido acetilsalicilico puo' incrementare ulteriormente il rischio di compromissione dei reni edi insufficienza renale acuta; nei pazienti con insufficienza epatica; nei pazienti con asma: il verificarsi di un attacco di asma, in alcuni pazienti, puo' essere collegato a un'allergia ai farmaci antinfiammatori non steroidei o all'acido acetilsalicilico; in questo caso, questo medicinale e' controindicato (vedere paragrafo 4.3); nelle pazienticon metrorragia o menorragia (rischio di un aumento del volume e della durata del ciclo); co-somministrazione di anticoagulanti (vedere paragrafo 4.5). L'acido acetilsalicilico puo' accelerare il broncospasmoe indurre attacchi d'asma o altre reazioni da ipersensibilita'. I fattori di rischio sono rappresentati dalle seguenti condizioni pregresse:asma, febbre da fieno, polipi nasali o malattia respiratoria cronica.Questo vale inoltre per i pazienti che presentano reazioni allergiche(per es. reazioni cutanee, prurito, orticaria) ad altri allergeni. Sanguinamento gastrointestinale o ulcere/perforazioni, alcune con esitofatale, possono verificarsi in qualsiasi momento durante il trattamento, senza che ci sia necessariamente alcun segno premonitore o anamnesinel paziente. Il rischio relativo aumenta con l'aumentare delle dosi,nei pazienti con anamnesi di ulcere gastrointestinali, in particolarecon complicanze di emorragia o perforazione, nei soggetti anziani, nei soggetti con basso peso corporeo e nei pazienti che assumono anticoagulanti o inibitori dell'aggregazione piastrinica (vedere paragrafo 4.5). In caso di emorragia gastrointestinale o ulcere, il trattamento deve essere immediatamente interrotto. Visto l'effetto inibitorio dell'acido acetilsalicilico sull'aggregazione piastrinica, che si manifestaanche a dosi molto basse e persiste per diversi giorni, il paziente dovrebbe essere a conoscenza del rischio di emorragia in caso di interventi chirurgici, anche di piccola entita' (ad es. estrazione dentaria).L'acido acetilsalicilico riduce l'escrezione dell'acido urico. Cio' puo' provocare gotta nei pazienti che tendono gia' a un'escrezione limitata dell'acido urico. Popolazione pediatrica: questo medicinale non e' indicato per bambini e adolescenti di eta' inferiore a 16 anni. La sindrome di Reye, una malattia molto rara e potenzialmente mortale, e'stata descritta in bambini e adolescenti con sintomi di infezioni virali (in particolare varicella ed episodi influenzali) che assumono acido acetilsalicilico. Di conseguenza, l'acido acetilsalicilico dovrebbeessere somministrato ai bambini e agli adolescenti in queste condizioni solo dopo parere medico, quando misure di altro genere si siano dimostrate inefficaci. In caso di vomito persistente, alterazioni dello stato di coscienza o comportamento anormale, il trattamento con acido acetilsalicilico deve essere interrotto. Va evitato l'uso di salicilatiper 6 settimane dopo la vaccinazione contro il virus della varicella.In alcune gravi forme di deficit di G6PD, l'acido acetilsalicilico puo' causare emolisi. I fattori che possono determinare un incremento delrischio di emolisi sono, ad esempio, dosaggio elevato, febbre o infezioni acute. In caso di deficit di G6PD, l'acido acetilsalicilico va somministrato sotto supervisione medica. L'emolisi e' stata osservata anche con dosi elevate di acido ascorbico. L'utilizzo di questo medicinale non e' raccomandato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).Vi sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la ciclossigenasi/la sintesi delle prostaglandine possono provocare la compromissione della fertilita' femminile attraverso un effetto sull'ovulazione. Cio'e' reversibile alla sospensione del trattamento. Per quanto riguarda l'acido ascorbico: si raccomanda cautela nei pazienti con iperossaluria, predisposizione alla nefrolitiasi da ossalato di calcio o nei pazienti con nefrolitiasi ricorrente. Si raccomanda inoltre cautela nei pazienti con sovraccarico di ferro o disturbi dell'uso del ferro (anemia mediterranea, emocromatosi, anemia sideroblastica). Questo medicinale contiene 438 mg di sodio per singola dose, equivalente al 21,9% della dose giornaliera massima raccomandata dall'OMS di 2 g di sodio per adulto.

  • Composizione

    Eccipienti

    Sodio idrogenocarbonato (modificato), acido citrico, povidone, silicecolloidale anidra.

  • Informazioni aggiuntive
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