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Brufoli

I brufoli rappresentano una particolare condizione cutanea caratterizzata dalla comparsa di piccole protuberanze contenenti materiale purulento o sebo, che si manifestano prevalentemente su volto, collo, petto, spalle e schiena. 

Sono uno dei sintomi più comuni dell'acne giovanile, un'infiammazione che colpisce i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee adiacenti, determinando un accumulo di sebo e, di conseguenza, la formazione di comedoni. Quando questi ultimi si infiammano, possono causare disagio sotto forma di prurito o bruciore, anche se è soprattutto l'aspetto estetico-psicologico a costituire un problema significativo per coloro che soffrono di acne, specialmente quando si diffondono ampiamente sul volto, come quando si palesano i tanto odiati brufoli sul mento.

Tipi di brufoli

Conoscere i differenti tipi di brufoli è fondamentale per adottare il trattamento più efficace, poiché le strategie terapeutiche possono variare in base al tipo e alla gravità dell’acne. Esistono varie tipologie di brufoli, la cui classificazione dipende da fattori quali l'infiammazione e la profondità della lesione, oltre che dallo stadio in cui si trovano:

Comedoni aperti (punti neri): si presentano come piccoli punti scuri e sono il risultato dell'accumulo di sebo e cellule morte all'interno di follicoli dilatati, visibili in superficie a causa dell'ossidazione del sebo a contatto con l'aria. 

Comedoni chiusi (punti bianchi): brufoli sottopelle simili a piccole protuberanze di colore chiaro che si presentano quando i follicoli rimangono ostruiti da sebo e cellule morte, ma non si aprono in superficie. 

Papule: piccoli rilievi cutanei rosati, talvolta doloranti, che si formano quando l'infiammazione coinvolge tutto o parte del tessuto circostante.

Pustole: simili alle papule, ma sono spesso accompagnate da infiammazione e presentano nel centro una punta bianca purulenta. 

Noduli: sono brufoli che si sviluppano in profondità sotto lo strato cutaneo, caratterizzati da grumi solidi che spesso causano dolore e risultano difficili da trattare.

Cisti: lesioni profonde che contengono pus e sono spesso dolorose, oltre a poter causare cicatrici permanenti.

Parti del corpo su cui compaiono i brufoli

I brufoli compaiono prevalentemente in specifiche aree della pelle, generalmente quelle ricche di follicoli pilosebacei e ghiandole sebacee di grandi dimensioni, che influenzano la produzione di sebo e la suscettibilità all'occlusione dei follicoli. Di conseguenza, le aree più colpite solitamente includono:

Brufoli sul viso: spesso soggetto all'insorgenza di brufoli, con una maggiore concentrazione in alcune zone come quando si presentano i classici brufoli sulla fronte, oltre che su guance, naso e mento, in quanto zone ricche di ghiandole sebacee e follicoli piliferi.

Brufoli sul collo: anche qui a causa della importante presenza di follicoli piliferi e ghiandole sebacee.

Brufoli sulle spalle: interessate dalla comparsa di brufoli a causa dell'abbondanza di follicoli pilosebacei e del reiterato sfregamento con gli indumenti.

A causa delle stesse caratteristiche, ovvero della elevata presenza di follicoli piliferi e ghiandole sebacee, i brufoli sono soliti comparire anche sulla schiena, specialmente nella parte superiore e centrale, sul torace, soprattutto nella zona centrale, e non sono rari i brufoli sul sedere, anch'esso dotato di follicoli pilosebacei e ghiandole sebacee.

Inoltre, vari fattori, come la predisposizione genetica, l'igiene, l'età e l'equilibrio ormonale, la cui alterazione porta alla formazione di brufoli in gravidanza, giocano un ruolo significativo nella formazione dei brufoli e, allo stesso modo, è possibile che ritmi di vita elevati e l’ansia portino alla formazione dei cosiddetti brufoli da stress.

Rimedi contro i brufoli

Per curare l’acne è spesso indicata l’assunzione di diversi rimedi, che vanno dall’alimentazione all’applicazione di creme per brufoli specifiche, fino anche alle buone abitudini di cui tener conto per evitare che i brufoli si diffondano. 

In generale, i prodotti formulati con acido salicilico risultano utili per contribuire alla rimozione dell'eccesso di sebo e delle cellule cutanee morte: alcune pomate per brufoli infiammati contenenti perossido di benzoile sono utili per agire positivamente sulla riduzione dei batteri responsabili dell'insorgenza dei brufoli. Inoltre, è possibile ricorrere anche all’applicazione di maschere per il viso mirate a ridurre la comparsa di brufoli, che spesso contengono sia acido salicilico che perossido di benzoile tra i loro ingredienti.

Oltre alle creme anti brufoli e alle buone abitudini riguardanti l’alimentazione, quindi una riduzione dell’assunzione di cibi grassi ed eccessivamente zuccherati, è bene anche ricordare cosa evitare quando si soffre di acne. Per esempio, è bene non abusare nell'applicazione del trucco o nell’uso di prodotti oleosi, dato che possono aumentare la lucidità della pelle, ed è essenziale evitare di toccarsi il viso con le mani sporche. In particolare, sarebbe bene evitare di grattarsi, strofinare o schiacciare i brufoli, poiché in questo modo si corrobora la diffusione di batteri patogeni su altre zone cutanee, oltre a predisporsi alla formazione di cicatrici permanenti.

Quando rivolgersi al medico in caso di brufoli

Quando ci si trova di fronte a una situazione in cui i brufoli non mostrano segni di miglioramento, persistono nel tempo o addirittura si aggravano, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo. La consulenza di uno specialista risulta fondamentale in questi casi, poiché è l’unico in grado di valutare attentamente la situazione e proporre un piano di trattamento specifico, che può comprendere l'utilizzo di soluzioni topiche e, in alcuni casi, farmaci orali. 

Inoltre, se i brufoli si presentano con sintomi insoliti, come prurito e arrossamenti eccessivi, o se compaiono in aree del corpo inusuali, come quando si formano brufoli giganti nelle parti intime, è consigliabile consultare un medico per ulteriori approfondimenti e valutazioni.

Domande frequenti sui brufoli

A cosa serve il dentifricio sui brufoli?

Applicare dentifricio sui brufoli non è una cura efficace, anzi, è bene evitare di farlo dato che può scatenare irritazioni e reazioni come prurito, bruciore, arrossamento e, nei casi più gravi, eritemi.

Quali sono gli alimenti che fanno venire i brufoli?

Generalmente, a causare i brufoli sono gli eccessi di carboidrati, ma anche latte e latticini, oltre agli alimenti troppo grassi, ai cibi spazzatura, specialmente quelli fritti dei fast food, e gli eccessi di dolciumi.

Quanto ci mette un brufolo ad andar via?

Se si cura la propria igiene personale e si mantiene la pelle pulita, evitando di toccarsi con le mani, un brufolo può seccarsi e andar via da solo anche in 4-6 giorni.