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Emoglobina bassa

Può capitare che, consultando i risultati delle analisi del sangue, si notino valori troppo bassi di emoglobina. Ma cosa significa avere l’emoglobina bassa e, soprattutto, quali rischi comporta per la propria salute? Scopriamolo insieme.

Cos'è l'emoglobina bassa

In linea generale, è possibile parlare di emoglobina bassa quando i suoi valori rilevati nel sangue sono inferiori ai 13,5 grammi per decilitro di sangue negli uomini, e al di sotto dei 12 grammi per decilitro nelle donne. Ci teniamo a rassicurare da subito i lettori e le lettrici: il rilevamento di basse quantità di emoglobina è abbastanza comune e, in gran parte dei casi, reversibile. Si tratta sicuramente di una condizione più comune nel sesso femminile, date le frequenti perdite di sangue dovute al ciclo mestruale e la minore assunzione di ferro da fonti animali, spesso a causa di regimi alimentari ipocalorici.

Emoglobina bassa in gravidanza

L’emoglobina bassa in gravidanza è una condizione quasi fisiologica: è conseguente al rapido aumento di volume del plasma, al quale non corrisponde una più rapida produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo.

Tale evento fisiologico, in termini tecnici, porta alla emodiluzione, ovvero la causa principale di anemia in gravidanza che, infatti, spesso si riscontra già nei primi mesi. Quest’ultima, se non curata, può far salire il rischio di parto prematuro o portare ad altre complicazioni, dato che i rischi dell’emoglobina bassa riguardano sia la salute della madre che quella del feto.

I valori di emoglobina nel sangue di una donna in gravidanza devono essere al di sopra dei 12 gr/dl. Quando sono al di sotto dei 11 gr/dl nel primo trimestre, dei 10.5 gr/dl nel secondo trimestre, e dei 11 gr/dl nel terzo trimestre, si parla di anemia.

Cause dell'emoglobina bassa

Le cause di emoglobina bassa possono essere davvero tante e legate a diversi fattori. Vediamo insieme le più comuni.

Emoglobina bassa da carenza di ferro

Il deficit di ferro è molto comune tra le donne in gravidanza e nei più piccoli. Una carenza non curata, riduce i livelli di emoglobina e, quando non ci sono più riserve, porta ad anemia. Quando il corpo non ha livelli di ferro sufficienti per produrre l'emoglobina, le cause possono essere le emorragie e i sanguinamenti, oltre che uno scarso apporto con l'alimentazione. Non sono rari i casi di emoglobina bassa dopo un intervento chirurgico, specialmente quelli all’intestino, che sono soliti causare una riduzione della capacità di assorbimento del ferro.

Emoglobina bassa da carenza di vitamina B12

La carenza di vitamina B12 interessa spesso gli individui più anziani, come conseguenza di specifici disturbi dello stomaco, oltre che chi conduce un’alimentazione vegana e non integra questo principio, presente in buone dosi nelle carni.

Emoglobina bassa da carenza di folati

Una carenza di acido folico può presentarsi in chi eccede con l’alcol e in chi non assume buone dosi di cibi vegetali. Può conseguire anche a casi di malassorbimento dovuto a disturbi gastrointestinali, o all’aumentato fabbisogno che si presenta fisiologicamente durante la gravidanza.

Sintomi dell'emoglobina bassa

Volendo elencare i sintomi dell’emoglobina bassa, ovvero quelli che si presentano anche in caso di anemia, troviamo:

  • pallore;
  • stanchezza cronica;
  • tachicardia e/o ipotensione;
  • inappetenza;
  • scarsa tolleranza all'esercizio fisico e fiato corto;
  • gengive chiare.

Oltre a una eventuale evidente emorragia esterna, sarebbe opportuno rilevare eventuali sintomi di sanguinamenti interni, come la presenza di sangue nelle feci. In caso di emoglobina bassa nei bambini, i sintomi sono la sensazione di stanchezza o di malessere generale, una lenta crescita di peso e la difficoltà di concentrazione.

Rimedi contro l'emoglobina bassa

I rimedi per l’emoglobina bassa vanno adottati non appena se ne rilevano le scarse quantità nel sangue. Il pericolo è quello di giungere a una condizione di insufficiente apporto di ossigeno ai tessuti e agli organi, aspetto che potrebbe compromettere il loro corretto funzionamento.

È sicuramente importante sapere cosa mangiare in caso di emoglobina bassa e quali alimenti garantiscono il giusto apporto di ferro. Non possono mancare le carni rosse, meglio ancora se si assumono gli organi interni come milza, fegato e diaframma, oltre che i pesci e le uova. Allo stesso tempo, è essenziale garantirsi un buon apporto di vitamina C, che aiuta il corpo ad assorbire il ferro. La si trova in limoni, arance, kiwi e fragole, oltre che in peperoni, lattuga, spinaci, radicchio e broccoli.

È bene garantirsi un buon apporto di vitamina B12, presente negli stessi alimenti che apportano ferro, oltre all’acido folico. Per assimilare le giuste dosi di quest’ultimo è bene assumere fegato, ortaggi, frutta dolce e legumi. Se in gravidanza, sarà il proprio medico a indicare direttamente l’assunzione di specifici integratori di acido folico, essenziali per affrontare i nove mesi di gestazione.

Conducendo un’alimentazione ponderata, magari associata all’integrazione dei giusti principi, i tempi di recupero nei casi di emoglobina bassa si attestano intorno a circa un mese.

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Quando rivolgersi al medico in caso di emoglobina bassa

Il consiglio generale, quando si notano valori bassi di emoglobina dalle analisi del sangue, è di contattare direttamente il medico curante che, conoscendo la storia clinica del proprio paziente, saprà meglio come agire. Diciamo che, per capire quando preoccuparsi per l’emoglobina bassa, bisogna conoscerne la causa che ne è alla base, ma un campanello d’allarme è sicuramente il non riuscire a ripristinare i valori normali.

Domande frequenti sull’emoglobina bassa

Quando l'emoglobina bassa è preoccupante?

Scarse quantità di emoglobina nel sangue possono essere preoccupanti se rappresentano uno stato di anemia. Solitamente, si parla di anemia se i livelli di emoglobina nel sangue risultano inferiori a 13 g/dl negli uomini o 12 g/dl nelle donne.

Cosa non fare con l'emoglobina bassa?

In caso di emoglobina bassa è bene evitare di assumere alimenti ricchi di tannini e fibre alimentari, in quanto si tratta di sostanze che ostacolano l'assorbimento del ferro da parte dell'intestino. Una scarsa presenza di ferro può determinare basse quantità di emoglobina.

Quanto tempo ci vuole per far salire l'emoglobina?

Solitamente basta circa un mese di trattamento per far tornare l'emoglobina ai valori normali. Se l’emoglobina bassa ha portato ad anemia, il recupero da quest’ultima potrebbe avvenire in circa due mesi.